Ieri è stato reso noto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che autorizza il bando di concorso docenti per 63.712 posti. Si tratta di 52.828 posti comuni, 5.766 posti di sostegno e5.118 posti di potenziamento.
Secondo quanto stabiliva la legge 107/2015 il bando doveva essere emanato entro il 1° dicembre, e invece c’è stato uno slittamento fino alla fine di gennaio così come rivela il ‘Corriere della Sera’.
Dopo il via libera del Consiglio dei Ministri (ormai previsto dopo le festività natalizie) per la riforma delle classi di concorso, dovrà arrivare anche il visto del Presidente della Repubblica e della Corte dei Conti. Soprattutto il secondo rischia di far slittare l’emanazione dei bandi alla fine di gennaio.
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Ricordiamo che il concorso, come abbiamo svelato in anteprima qualche settimana fa (clicca qui) prevede 3 bandi: uno per la scuola dell’infanzia e primaria, uno per la secondaria, uno per il sostegno.
Il concorso sarà valido per tutte le classi di concorso e potranno accedere solo coloro che saranno in possesso dell’abilitazione.
Secondo il ‘Corriere della Sera’ non dovrebbe esserci una prova preselettiva, neanche per aspiranti maestri e insegnanti di scuola primaria, per evitare discriminazioni con i professori delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
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