I candidati Ricorrenti aderenti al Comitato Nazionale Ricorrenti Concorso Ds 2011 “Diversi davanti alla legge” attendono fiduciosi che il nuovo Governo in questi giorni porti a compimento il percorso iniziato dal Governo Renzi, riconoscendo ai Ricorrenti del 2011 gli stessi diritti dei Ricorrenti del 2004 e del 2006, mettendo la parola fine a una brutta pagina di storia della scuola italiana. Il Senato, infatti, potrebbe, entro questa settimana approvare uno dei molteplici emendamenti che sono stati proposti per chiudere definitivamente la questione.
Nuovo appello al Ministro dell’istruzione Valeria Fedeli da parte di Elisabetta Corvino, consigliere comunale di Casal di Principe e referente nazionale del Comitato. “Questo è il momento della verità, ringraziamo i Senatori che hanno presentato le molteplici proposte di soluzione, in queste ore siamo in attesa della relazione tecnica del Miur affinché il Senato possa finalmente decidere; sapremo una volta per tutte se il Miur vuole sanare e se c’è la volontà del Governo e del Parlamento. Non si potrà più fare a scaricabarile. Chi non vuole fare giustizia lo dovrà dire chiaramente. Se la relazione del Miur dovesse essere sfavorevole allora il Ministro dovrà avere il coraggio di dichiarare che l’ultimo concorso a Ds è stato perfettamente legittimo e trasparente in tutte le regioni d’Italia, che la richiesta di rinvio a giudizio dei membri delle commissioni giudicatrici è cosa da poco conto: dica chiaramente che la legge non è uguale per tutti e che noi Ricorrenti del Concorso Ds 2011 non siamo uguali ai ricorrenti del 2004/2006.
La Corvino annuncia anche una mobilitazione nazionale nel caso in cui in questi giorni il Parlamento non dovesse concludere positivamente il percorso di sanatoria.
“Non è una sanatoria: è un atto di giustizia!” ci tiene a sottolineare “se non dovesse passare la proposta protesteremo davanti al Miur, bloccheremo il bando del nuovo concorso se non saranno sciolti i prima i nodi di quello precedente. Il nuovo concorso non è la soluzione al fenomeno delle reggenze, considerato che le procedure concorsuali certamente non potranno terminare entro il prossimo settembre e più di mille scuole dovranno affrontare un nuovo anno scolastico senza Dirigenti. Una valanga di ricorsi è già in partenza!”.