I reati contestati sono di associazione a delinquere, falso e abuso di ufficio. Gli inquirenti ipotizzano che alcuni membri della commissione del concorso a dirigente scolastico del 2014, che si svolgeva in Campania, abbiano favorito dei candidati nella prova scritta.
L’inchiesta si è basata, scrivono i giornali campani, su alcune intercettazioni telefoniche in cui gli imputati prendevano accordi per truccare il concorso.
L’associazione a delinquere è stata contestata ad alcuni dirigenti Miur, presidi e perfino sindacalisti nonché a componenti della commissione per complessive 13 persone.
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Ma la procura ha chiesto pure il rinvio a giudizio di due docenti che parteciparono al concorso e a vantaggio dei quali, secondo gli inquirenti, sarebbero state commesse presunte irregolarità. Nel corso dell’inchiesta sono venuti alla luce anche permessi sindacali retribuiti per uno dei docenti sulla base di altre attestazioni, facendo scattare il rinvio a giudizio per truffa e falso.
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