Mentre in Lombardia riparte la procedura per la correzione delle prove d’esame dei docenti che hanno preso parte al concorso per dirigenti scolastici, scoppia un’altra “bomba”: anche nel Lazio potrebbe essersi verificato lo stesso “disguido”.
Il Tar Lazio ha chiesto al Miur di poter verificare l’opacità delle buste che, a quanto sostengono molti, sarebbero sostanzialmente simili a quelle usate in Lombardia ma forse in molte altre regioni d’Italia.
A questo punto l’esito del concorso potrebbe essere in forse quasi dappertutto.
L’Anief, che ha divulgato la notizia della decisione del Tar Lazio, ha definito questo concorso “il più brutto degli ultimi vent’anni, con 8mila ricorrenti che attendono gli esiti della giustizia“.
Ed è così che il concorso per dirigenti scolastici diventa sempre più soggetto a rischio annullamento.
“Anche perché – aggiunge Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – si attende la calendarizzazione di merito dell’appello del Consiglio di Stato, promosso anche dal nostro sindacato, sulla erroneità dei quesiti disposti durante le prove preselettive cui parteciparono oltre 33mila aspiranti dirigenti scolastici. È evidente che se pure queste irregolarità venissero accertate aumenterebbero in modo esponenziale le prospettive di decadimento di tutta la procedura svolta livello nazionale”.
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