La redazione del nostro quotidiano on line ha ricevuto alcune lettere, scritte da docenti non ammessi alla prova orale del concorso calabrese, che denunciano il pressapochismo della commissione d’esame nel correggere le prove scritte.
In queste lettere denuncia viene puntualizzata la disattenzione avuta dalla commissione valutatrice, nel valutare alcuni elaborati di docenti ammessi alla fase orale. La forma di protesta non si è limitata solamente nella pubblicazione di lettere che suonano come lo sfogo di professionisti della scuola che gridano vendetta, ma pare abbia preso l’ufficialità di veri e propri ricorsi al TAR.
Gli orali si stanno svolgendo, a sentire i partecipanti e i numerosi auditori, con rigore e severità. Le indagini statistiche fatte in corso di esame orale ci segnalano che circa il 25% degli esaminati non ha superato l’ultima prova. Intanto l’Ufficio scolastico regionale della Calabria preoccupato da tutto questo clamore mediatico e di protesta dei ricorrenti, cerca di non incorrere in errore.
In data 21 maggio 2012 pubblica un decreto che risulta essere un’errata corrige di quello precedente del 11 maggio 2012.
Nel primo decreto si parlava di sette candidati ammessi con riserva, in quest’ultimo decreto si parla di sei candidati ammessi con riserva. Si scrive sei candidati, ma si citano i nomi di sette docenti, non è chiaro quale sia l’errore. Si suppone che l’errore sia quello del segnalare sei docenti piuttosto che sette. In questo decreto Prot. n. A00DRCAL8671 si puntualizza che per mero errore materiale, è stata indicata quale data di pubblicazione dell’elenco dei candidati che hanno superato le prove scritte trasmesso dalla Commissione esaminatrice quella del 20/4/2012, piuttosto che il 30/3/2012 data in cui è stata fatta la pubblicazione del citato elenco sia all’Albo della Direzione Generale sia sul sito istituzionale del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.
Questo decreto, che fa scadere i termini di un ricorso al Tar entro il 29 maggio, sembrerebbe fatto a posta per disinnescare il tentativo di bloccare, tramite ricorso al tribunale amministrativo regionale, la fase concorsuale come è già accaduto in Molise.
Rimane il fatto che quest’ultimo decreto è poco chiaro sull’aspetto dei nominativi ammessi con riserva, che sono quantitativamente sei ma risultano sette nominativi. Forse c’è bisogno di un’errata corrige della errata corrige.
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