Le Fiamme Gialle, infatti, su disposizione della Procura di Napoli, hanno perquisito gli uffici presso il Provveditorato di Caserta, l’abitazione del dirigente e il suo ufficio presso il Ministero della pubblica istruzione a Roma, dove conservava un incarico. A tal proposito è bene ricordare che da alcuni candidati casertani al concorso a Ds erano state sollevate diverse irregolarità riguardanti le incompatibilità per alcuni componenti della commissione esaminatrice.
In particolare nelle denunce si riferiva di componenti di commissione referenti di un sindacato; di componenti che avevano fatto parte del comitato scientifico ed erano stati docenti di un corso di preparazione al concorso; di componenti che avevano svolto un master di preparazione al concorso dove tra i partecipanti al master ben nove candidati avevano superato le prove scritte del concorso.
Tutta una serie di denunce per le quali sta indagando la Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dalla Procura partenopea, che potrebbero avere seri profili penali e pesanti risvolti deontologici verso una procedura concorsuale più volte screditata a livello nazionale (vedi i casi giudiziari del Molise e della Lombardia).
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