Centotrenta vincitori del concorso per dirigenti scolastici svolto in Lombardia, bloccato dal Tar Lombardia prima e dal Consiglio di Stato dopo, si sono recati a Roma per incontrare il ministro Profumo e poter discutere con lui degli sviluppi di questa incresciosa vicenda concorsuale. Soltanto cinque di loro sono riusciti a concretizzare l’incontro ministeriale, ma da tale colloquio ne sono usciti alquanto perplessi.
Le perplessità derivano dal fatto che il Ministro Profumo vuole proporre per fine ottobre un decreto legge al fine di tutelare la situazione della graduatoria lombarda, assicurando che su tale provvedimento tutte le forze politiche sono ampiamente concordi.
La domanda è d’obbligo: un decreto legge può cancellare una sentenza del Consiglio di Stato qualora quest’ultima fosse sfavorevole ai vincitori del concorso? Intanto, mentre si cerca di dare risposte a tali interrogativi, la regione Lombardia esprime la propria certezza sul fatto che, nel caso in cui la sentenza del Consiglio di Stato risultasse positiva, i vincitori possano andare fin da subito a occupare le sedi scolastiche disponibili, mentre in caso contrario, sottolinea l’auspicio che si rinnovi in tempi brevi il concorso per non restare anche l’anno prossimo con 700 scuole senza preside. Sempre i politici lombardi rimangono in attesa che il Ministro rispetti gli impegni assunti con il presidente della regione Lombardia riguardanti la richiesta di anticipo del giudizio di merito da inoltrare presso il Consiglio di Stato.
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