Nella giornata del 28 novembre il Ministero dell’istruzione ha comunicato alle organizzazioni sindacali che il MEF ha dato il via libera al concorso Dsga per 2004 posti e di aver già registrato il bando. Nei prossimi giorni è previsto un incontro fra Miur e sindacati in cui l’amministrazione renderà noto l’articolazione del concorso e il contestuale percorso riservato per gli Assistenti Amministrativi facenti funzione che transiteranno nel ruolo tramite una misura di mobilità professionale.
Bisogna ammettere che, per rispettare il termine previsto di espletamento del bando, ovvero entro il 2018, i tempi ci sono ma restano strettissimi.
Da poco è arrivata l’ennesima conferma del ministro Bussetti, che ha rassicurato sull’arrivo a breve del bando: “Siamo pronti per partire con il concorso per Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (D.S.G.A.). Sappiamo quali sono le carenze e interveniamo per organizzare un reclutamento più distribuito e razionale per il personale amministrativo. È in corso di autorizzazione presso il Mef l’apertura di 2004 posti. È un’azione attesa da tempo, cui noi vogliamo dar prontamente seguito. Il Dirigente Amministrativo è una figura fondamentale per l’organizzazione delle nostre scuole”.
La procedura concorsuale dovrebbe svolgersi su base regionale o, nel caso in cui sia espressamente indicato dal bando, su base interregionale.
Il concorso dovrebbe prevedere due prove scritte e una prova orale. Nel caso in cui a livello nazionale il numero dei candidati fosse superiore a quattro volte il numero dei posti disponibili sarà previsto lo svolgimento di un test di preselezione.
Delle due prove scritte una potrebbe essere a contenuto teorico-pratico. Inoltre, queste prove potrebbero comporsi di sei quesiti sei quesiti a risposta aperta.
Le domande probabilmente spazieranno dal diritto costituzionale, amministrativo, al diritto civile con riferimento alle obbligazioni e ai contratti. Oppure la gestione amministrativa contabile delle istituzioni scolastiche, pubblico impiego e stato giuridico del personale scolastico.
La prova orale dovrebbe prevedere un colloquio che riguarderà, non solo i temi delle prove scritte, ma anche temi come delitti contro la pubblica amministrazione e di legislazione scolastica con riferimento alle più recenti evoluzioni normative.
La prova orale darà spazio però anche alla capacità di comprensione della lingua inglese, oltre alla conoscenza dell’utilizzo dei sistemi applicativi informatici e delle tecnologie della comunicazione di più comune impiego.
Si tratta di anticipazioni che ad ogni modo dovranno essere confermate nel momento dell’uscita del bando.
Dovrebbe essere confermata la partecipazione degli assistenti amministrativi facenti funzione Dsga.
Infatti, l’ipotesi più probabile, sarebbe quella di far partecipare gli assistenti amministrativi che, alla data di entrata in vigore della legge 205/2017, potevano fare valere almeno tre interi anni di servizio negli ultimi otto anni nelle mansioni di Dsga.
Nello specifico, tre anni interi di servizio devono essere calcolati, anche non consecutivi, nel caso in cui si sia svolto il servizio in via continuativa, fino al 31 agosto.
Pertanto, questi candidati ATA, pur non possedendo il titolo culturale presente alla Tab. B allegata al CCNL sottoscritto in data 29 novembre 2007, potranno partecipare al concorso.
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