Manca poco più di un mese alla prova preselettiva del concorso dsga 2019: infatti, i test sono previsti l’11, il 12 e il 13 giugno 2019.
I candidati che vorranno accedere al concorso per direttore dei servizi amministrativi devono presentarsi nelle rispettive sedi d’esame muniti di un documento di riconoscimento valido e del proprio codice fiscale. La prova preselettiva, ricordiamo, avrà la durata massima di 100 minuti.
In via preliminare, bisogna sapere che almeno venti giorni prima rispetto a queste date, sul sito del Miur sarà pubblicata la banca dati di 4.000 quesiti da cui verranno estratte le domande che saranno proposte ai candidati durante la prova. Pertanto, il primo step sarà proprio questo e a breve avremo la possibilità di conoscere tale banca dati.
La prova preselettiva sarà impostata sui temi delle prove scritte. Ne consegue che i candidati dovranno prepararsi su determinati argomenti, previsti dall‘allegato B:
– Diritto costituzionale e Diritto amministrativo con riferimento al diritto dell’Unione Europea.
– Diritto civile
– Contabilità pubblica in riferimento alla gestione amministrativa delle istituzioni scolastiche
– Diritto del lavoro con riferimento particolare al contratto del pubblico impiego
– Legislazione scolastica
– Ordinamento e gestione amministrativa delle istituzioni scolastiche autonome e stato giuridico del personale scolastico
– Diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica amministrazione
A tal proposito, ecco due video guide a cura di Lara La Gatta
La prova preselettiva del concorso Dsga 2019 sarà computer-based e unica per tutto il territorio nazionale. Pertanto, i candidati ammessi a sostenere la prova preselettiva avranno a disposizione una postazione informatica.
Questa prova si svolgerà nelle sedi individuate dagli USR e consiste nella somministrazione di cento quesiti, che verteranno sulle discipline previste per le prove scritte.
Ciascun quesito consiste in una domanda seguita da quattro risposte, delle quali solo una è esatta;
L’ordine dei cento quesiti somministrati è diversificato per ciascun candidato.
La prova, come accennato in precedenza, avrà una durata massima di cento minuti, al termine dei quali il sistema interrompe la procedura e acquisisce definitivamente le risposte fornite dal candidato fino a quel momento. Fino all’acquisizione definitiva il candidato può correggere le risposte già date. La prova si può svolgere in più sessioni.
Seguiranno due prove scritte, di 180 minuti ciascuno: una prova costituita da sei domande a risposta aperta, relative agli argomenti indicati nel bando; una prova teorico-pratica, consistente nella risoluzione di un caso concreto attraverso la redazione di un atto su uno degli argomenti indicati nel bando. La commissione assegnerà alle prove scritte un punteggio massimo di 30 punti ciascuna. Accederanno alla prova orale i candidati che avranno conseguito, in ciascuna delle prove, un punteggio di almeno 21/30.
Infine, la prova orale consisterà in:
La commissione assegnerà alla prova orale un punteggio massimo complessivo di 30 punti. La prova sarà superata dai candidati che conseguiranno un punteggio non inferiore a 21 punti.
La correzione della prova preselettiva viene effettuata attraverso procedimenti automatizzati/informatizzati. I quesiti sono estratti da una banca dati di quattromila quesiti resa nota tramite pubblicazione sul sito internet del Ministero, almeno venti giorni prima dell’avvio della prova preselettiva.
La valutazione della prova preselettiva è effettuata assegnando un punto a ciascuna risposta esatta, zero punti alle risposte non date o errate. Il punteggio della prova preselettiva è restituito al termine della stessa.
All’esito della preselezione, sono ammessi a sostenere le prove scritte un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti messi a concorso per ciascuna regione.
Sono ammessi inoltre tutti i candidati che abbiano conseguito nella prova preselettiva un punteggio pari a quello del candidato collocato nell’ultima posizione utile, nonché i soggetti di cui all’art. 20, comma 2 -bis , della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Il mancato superamento della prova preselettiva comporta l’esclusione dal prosieguo della procedura concorsuale.
Inoltre, il punteggio della prova preselettiva non concorre alla formazione del voto finale nella graduatoria di merito.
I candidati che non ricevono comunicazione di esclusione dal concorso sono tenuti a presentarsi per sostenere la prova di preselezione secondo le indicazioni contenute nell’avviso di cui al comma 3 del bando, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità tra quelli previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 e del codice fiscale. La mancata presentazione nel giorno, ora e sede stabiliti, a qualsiasi causa dovuta, comporta l’esclusione dal concorso.
Qualora, per cause di forza maggiore sopravvenute, non sia possibile l’espletamento di una o più sessioni della prova preselettiva nelle giornate programmate, ne viene stabilito il rinvio con comunicazione, anche in forma orale, ai candidati presenti.
Durante lo svolgimento della prova preselettiva i candidati non possono introdurre nella sede di esame carta da scrivere, né avvalersi di codici, raccolte normative, dizionari, testi di legge, pubblicazioni, appunti di qualsiasi natura, strumenti di calcolo, telefoni portatili e di strumenti idonei alla memorizzazione di informazioni o alla trasmissione di dati.
È vietato inoltre ai candidati di comunicare tra loro verbalmente o per iscritto, ovvero di mettersi in relazione con altri, salvo che con gli incaricati della vigilanza e con i componenti della commissione esaminatrice. In caso di violazione è disposta l’immediata esclusione dal concorso.
Infine, è bene ricordare che la prova preselettiva non può aver luogo nei giorni festivi né, ai sensi della legge 8 marzo 1989, n. 101, nei giorni di festività ebraiche, nonché nei giorni di festività religiose valdesi.
IL BANDO (clicca qui)
PROGRAMMA D’ESAME E TABELLA CON VALUTAZIONE TITOLI (clicca qui)
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