Nel bando del concorso DSGA, le cui domande di partecipazione scadranno il 28 gennaio 2019, non risulta che i partecipanti debbano versare, alle casse del Miur, i 10 euro di contributo di segreteria.
Di norma quando il Miur bandisce un concorso richiede sempre un contributo di segreteria dell’importo di 10 euro per ciascuna procedura concorsuale. Per il concorso a docenti il contributo di € 10,00 è sempre stato richiesto per ogni classe di concorso a cui l’aspirante partecipava. In buona sostanza un docente che in passato ha partecipato al concorso a cattedra per 4 classi di concorso, doveva versare un totale di € 40,00 in quattro versamenti separati riportanti, nella causale, la partecipazione ad ogni singola classe di concorso o tipologia di posto.
Anche nel recente bando a Dirigente scolastico gli oltre 35 mila partecipanti hanno dovuto versare il contributo di segreteria di 10 euro, facendo incassare allo Stato 350 mila euro.
La norma che stabilisce la possibilità di richiedere il contributo massimo di 10 euro per la partecipazione al concorso è il d.lgs. 101/2013, art.4, comma 3-septies, in cui è scritto che “per lo svolgimento delle procedure di cui al comma 3- quinquies, il bando di concorso può fissare un contributo di ammissione ai concorsi per ciascun candidato in misura non superiore a 10 euro”.
Si comprende bene, dalla norma suddetta, che questo contributo non è obbligatorio inserirlo nel bando del concorso e semplicemente una questione di opportunità che nei precedenti concorsi è sempre stata inserita e nell’ attuale bando del concorso a Dsga non viene richiesta.
L’aspirante ad uno dei 2004 posti messi a bando nel concorso Dsga può stare tranquillo se non trova, nella domanda di partecipazione al concorso, la richiesta di allegare la ricevuta del contributo di segreteria, il bando non prevede, almeno per questa volta, nessun contributo di 10 euro da versare.
Come stabilisce il bando, è prevista una prova preselettiva computer-based e unica per tutto il territorio. Questa si svolgerà nelle sedi individuate dagli USR e consiste nella somministrazione di cento quesiti, vertenti sulle discipline previste per le prove scritte. Non essendoci il contributo da versare, durante la prova preselettiva non verrà richiesta, all’aspirante candidato, la copia del versamento effettuato.
All’aspirante futuro Dsga non spetta altro che compilare, su istanze online del Miur, la domanda del Concorso Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi – D.D.G. 2015/2018 seguendo bene le istruzioni indicate e poi studiare gli argomenti materie di esami.
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