Nella seduta plenaria n. 63 del 7/10/2021 il CSPI, chiamato a esprimere il proprio parere sulla bozza ministeriale avente per oggetto l’indizione di un nuovo concorso ordinario per il profilo DSGA ha rilevato come tale concorso, dal punto di vista della tempistica, sia improprio dal punto di vista tecnico e procedurale.
Il CSPI ritiene necessario e opportuno l’emanazione del concorso riservato agli Assistenti Amministrativi facenti funzione, prevista dal decreto n. 126 del 2019, convertito nella legge n. 159 del 2019, “per dare stabilità operativa alle scuole e favorire quella continuità di esperienza e professionalità che deriva dalla copertura stabile dei posti liberi da parte degli assistenti amministrativi che da anni svolgono le funzioni di DSGA”.
Ad oggi né il concorso riservato, né quello ordinario ha visto la luce, mentre gli aspiranti dell’uno e dell’altro concorso, aspettano di conoscere i tempi tecnici per partecipare a una delle due procedure o a tutte due, avendone i requisiti.
Secondo il parere del CSPI, il concorso riservato dovrebbe essere bandito prioritariamente rispetto a quello ordinario dando la possibilità di partecipare gli Assistenti Amministrativi con tre anni di effettivo servizio nel ruolo di DSGA anche senza il titolo previsto dalla normativa modificando quanto previsto dall’art. 22, comma 15 della L. 75/2017.
Ad oggi tranne eventuali modifiche alla legge 75 del 2017, come richiesto dal CSPI, gli aspiranti al concorso riservato, per poter partecipare al suddetto concorso devono essere in possesso, oltre a tre anni di servizio nel ruolo di DSGA, uno dei seguenti titoli:
Al concorso ordinario, indetto su base regionale, possono partecipare gli aspiranti in possesso, oltre a uno dei titolo di cui sopra, della cittadinanza italiana, o di uno degli Stati membri dell’Unione europea, oppure cittadinanza di uno Stato diverso da quelli appartenenti all’Unione europea, qualora ricorrano le condizioni di cui all’articolo 38 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. I candidati possono presentare domanda in una sola regione pena l’esclusione.
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