Nell’analizzare il testo del decreto sul concorso abilitante all’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, il CSPI ha espresso delle criticità e problematicità sotto l’aspetto pedagogico, didattico e organizzativo.
Titoli d’accesso inadeguati
I titoli per accedere ai ruoli del personale docente dell’educazione motoria nella scuola primaria sono giudicati poco adeguati perché poco rispondenti all’impianto pedagogico – educativo e metodologico della scuola primaria.
Insufficienza dei 24 CFU per gli insegnanti di Educazione Motoria nella scuola primaria
I 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, non possono essere equiparati al percorso specifico fatto dagli insegnanti di scuola primaria, perché non orientati all’acquisizione di conoscenze e competenze metodologiche e didattiche per l’insegnamento nella scuola primaria.
Contenuti previsti per le prove concorsuali
I contenuti previsti per le prove concorsuali sono gli stessi di quelle della scuola secondaria, quindi non adeguati per l’insegnamento nella scuola primaria che vuole una maggiore attenzione all’età dei bambini
Secondarizzazione della scuola primaria
Così com’è strutturato il concorso si rischia di secondarizzare la scuola primaria nella misura in cui i docenti di educazione motoria per la scuola primaria non sono in grado di:
- articolare i contenuti della disciplina in funzione dei diversi livelli scolastici e dell’età dei bambini e dell’assolvimento dell’obbligo d’istruzione;
- possedere capacità pedagogico-didattiche per gestire la progressione degli apprendimenti adeguando i tempi e le modalità al livello dei diversi alunni;
- essere in grado di scegliere e utilizzare di volta in volta gli strumenti più adeguati al percorso previsto;
- possedere capacità relazionali e gestionali in modo da rendere il lavoro di classe fruttuoso per ciascun bambino, facilitando la convivenza di culture e religioni diverse, sapendo costruire regole di vita comuni riguardanti la disciplina, il senso di responsabilità, la solidarietà e il senso di giustizia.
Unitarietà d’apprendimento
Le indicazioni del 2012 per la scuola primaria proprio nell’affrontare l’organizzazione del curricolo raccomandano la necessità di evitare la deriva disciplinarista al fine di garantire l’unitarietà tipica dei processi apprenditivi.
Suggerimenti
Il CSPI nell’auspicare un’adeguata e specifica procedura di formazione del personale, segnala l’opportunità di un’eventuale modifica degli ordinamenti scolastici
Rilievi
Il CSPI fa rilevare come “l’invarianza di spesa per le classi con tempo scuola ordinario incida sensibilmente sull’assegnazione di organico a livello provinciale e regionale, in quanto la mancata integrazione nell’organico, produrrà sottrazione di ore e di posti” oltre a una frammentazione dell’orario e un aumento del numero dei docenti nelle classi.