Nell’analizzare il testo del decreto sul concorso abilitante all’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, il CSPI ha espresso delle criticità e problematicità sotto l’aspetto pedagogico, didattico e organizzativo.
I titoli per accedere ai ruoli del personale docente dell’educazione motoria nella scuola primaria sono giudicati poco adeguati perché poco rispondenti all’impianto pedagogico – educativo e metodologico della scuola primaria.
I 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, non possono essere equiparati al percorso specifico fatto dagli insegnanti di scuola primaria, perché non orientati all’acquisizione di conoscenze e competenze metodologiche e didattiche per l’insegnamento nella scuola primaria.
I contenuti previsti per le prove concorsuali sono gli stessi di quelle della scuola secondaria, quindi non adeguati per l’insegnamento nella scuola primaria che vuole una maggiore attenzione all’età dei bambini
Così com’è strutturato il concorso si rischia di secondarizzare la scuola primaria nella misura in cui i docenti di educazione motoria per la scuola primaria non sono in grado di:
Le indicazioni del 2012 per la scuola primaria proprio nell’affrontare l’organizzazione del curricolo raccomandano la necessità di evitare la deriva disciplinarista al fine di garantire l’unitarietà tipica dei processi apprenditivi.
Il CSPI nell’auspicare un’adeguata e specifica procedura di formazione del personale, segnala l’opportunità di un’eventuale modifica degli ordinamenti scolastici
Il CSPI fa rilevare come “l’invarianza di spesa per le classi con tempo scuola ordinario incida sensibilmente sull’assegnazione di organico a livello provinciale e regionale, in quanto la mancata integrazione nell’organico, produrrà sottrazione di ore e di posti” oltre a una frammentazione dell’orario e un aumento del numero dei docenti nelle classi.
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