“Il ministro ha sempre rifiutato ogni confronto per affrontare, nel merito, le modalità di messa a punto di una procedura che fa acqua da tutte le parti”.
A Pini Turi, segretario generale Uil Scuola, non bastano le rassicurazioni di Renzi a chi, nel corso di Vinitaly, lo ha pungolato perché rivendicava maggiori soldi per i commissari del concorso (“è troppo poco e si lavorerà per aumentare il compenso”).
Per il sindacalista, “i docenti impegnati nei concorsi ad un euro ora hanno ragione di protestare” e “siamo contenti che vi sia consapevolezza dei problemi della scuola e del personale”, precisa Turi, proprio a commento della risposta del presidente del Consiglio.
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Detto questo, il sindacalista Confederale spiega anche che però che i tanti problemi da risolvere “non possiamo non sottolineare che sarebbero stati rilevati, e risolti, in sede di confronto sindacale, piuttosto che in una manifestazione come quella che promuove il made in Italy”.
Quindi, il fatto che Renzi abbia dato “ragione agli insegnanti” è positivo, ma il mea culpa è arrivato “troppo tardi e nel posto sbagliato”.
E ancora, riferendosi alla polemica sollevata anche da Piero Perù, che evidentemente “è il segno dei tempi – conclude Turi. Prima o poi si incontreranno anche con Pelù e speriamo che si mettano d’accordo su come far funzionare scuola e i concorsi”.
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