Il clamore per le presunte irregolarità del concorso per dirigenti scolastici non si è ancora affievolito e già si sta aprendo un nuovo fronte.
Nell’occhio del ciclone sta per entrare il concorso per l’assunzione di 253 funzionari presso il Miur.
Secondo quanto ci è stato segnalato da alcuni candidati le stranezze sarebbero più di una, a partire dalla mancata nomina delle sottocommissioni con il risultato che i tre componenti dell’unica commissione ha dovuto lavorare per ben 7 mesi per correggere più di 4000 compiti.
Ma c’è chi ha da ridire anche sulla qualifica dei commissari (nessuno di loro sarebbe esperto in materie giuridiche e non ci sarebbe nessun avvocato dello Stato e nessun magistrato) e sui voti assegnati alle due prove scritte (chi ha esaminato i punteggi sostiene che la distribuzione sfida ogni legge della statistica; per esempio, non esistono casi in cui un candidato abbia raggiunto la sufficienza in una prova e un’insufficienza nell’altra).
E in molti segnalano gravi irregolarità durante lo svolgimento delle prove scritte durante le quali il servizio di vigilanza sarebbe stato spesso piuttosto inadeguato tanto da comportare non pochi casi di candidati “regolarmente” muniti di libri, manuali, appunti e smartphone.
Inizialmente il bando prevedeva come titolo di studio solamente la laurea magistrale, ma con un provvedimento successivo la partecipazione è stata aperta anche ai candidati con qualsiasi laurea triennale.
E anche la prosecuzione dopo le prove scritte non è stata priva di stranezze: il calendario delle prove orali è molto sintetico, contiene date e orari delle convocazioni ma non i nominativi dei diversi candidati da esaminare in ciascuna seduta.
Alle prove scritte hanno partecipato circa 4mila candidati anche se la regola vorrebbe che a questa fase dovrebbe prendere parte un numero di concorrenti pari al triplo dei posti messi a concorso.
L’8 agosto sono stati pubblicati gli esiti degli scritti: li hanno superati in 537 che dovranno ora cimentarsi con la prova orale.
Per la verità si sa già che ai 253 posti messi a concorso ne verranno aggiunti altrettanti e quindi, in pratica, chi è arrivato fino a qui ha ormai la “vittoria” quasi in tasca.