Concorsi

Concorso infanzia e primaria, per il posto comune vale il servizio su sostegno

Sappiamo, come abbiamo già scritto in precedenza, che è stato firmato il decreto che regolerà il concorso straordinario infanzia e primaria. Il concorso straordinario da 12 mila posti consisterà in una prova orale, il cui esito produrrà un punteggio ma nessuna esclusione.

Il servizio su sostegno vale per il posto comune: la conferma di Pittoni

Sul tema, il senatore Mario Pittoni, presidente della Commissione Cultura e istruzione in Senato, ha scritto sul proprio profilo Facebook: “Concorso: gli insegnanti di sostegno avranno i loro punti”.

Le parole di Pittoni confermano quanto già trapelato in precedenza, ovvero che il servizio svolto sul sostegno sarà valutabile su posto comune ai fini del punteggio necessario per l’ammissione al concorso, che prevede 2 anni di servizio, specifico per l’ordine di scuola, negli ultimi 8.

Pertanto, saranno validi anche gli anni di servizio sul sostegno senza specializzazione ai fini della partecipazione su posto comune.

L’intervento di Pittoni si è reso necessario per fugare i dubbi dopo la bozza di decreto.

In precedenza, Mario Pittoni, aveva anticipato: “Per coloro che hanno diritto alla riserva di posti in applicazione della legge n. 68/99 e non possono produrre il certificato di disoccupazione rilasciato dai centri per l’impiego poiché occupati con contratto a tempo determinato alla data di scadenza del bando del concorso straordinario, ho chiesto sia inserita la possibilità di indicare la data e la procedura in cui hanno presentato in precedenza la certificazione richiesta“.

Si tratta, pertanto, di una tutela verso i supplenti con disabilità, unica vera novità delle ultime settimane rispetto a quanto stabilito in precedenza.

L’obiettivo condiviso da amministrazione e sindacati, resta quello di garantire ai partecipanti l’assunzione a tempo indeterminato già dal 1 settembre 2019.

A questo punto, bisogna aspettare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Chi potrà partecipare al concorso per maestri d’infanzia e primaria

Il concorso straordinario da 12 mila posti, ribadiamo, consisterà in una prova orale, il cui esito produrrà un punteggio ma nessuna esclusione.

Come abbiamo già scritto, in base a quanto riportato finora da Governo e sindacati, e confermato dalla bozza, potranno partecipare alla procedura:

–  i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/02 e i laureati in Scienze della Formazione Primaria che abbiano svolto, nel corso degli ultimi otto anni, almeno due annualità di servizio specifico, anche non continuativo, su posto comune o di sostegno, presso le scuole statali.

– La partecipazione al concorso, relativamente ai posti di sostegno, è invece solo consentita a coloro che siano in possesso dei succitati requisiti. Inoltre, per tali posti sarà necessario possedere il titolo di specializzazione (anche conseguito all’estero e riconosciuto in Italia).

Inoltre, la bozza riportata in precedenza riporta che saranno ammessi con riserva:

  • coloro che, avendo conseguito all’estero i titoli di cui alle sopra riportate lettere a), b), c), abbiano presentato la relativa domanda di riconoscimento al Miur, entro la data termine per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso stesso;
  • coloro che conseguano il relativo titolo di specializzazione entro il 1° dicembre 2018, nell’ambito di percorsi avviati entro il 31 maggio 2017, ivi compresi quelli disciplinati dal DM 141/2017, come modificato dal decreto 13 aprile 2017, n. 226.

I candidati potranno presentare la domanda di partecipazione in un’unica regione per una o più delle procedure.

Come calcolare il servizio

Un anno di servizio, ribadiamo, è valido quando si raggiungono i 180 giorni.

Questo vuol dire che per partecipare, secondo quanto riporta l’articolo 11, comma 14, del legge 3 maggio 1999 n. 124., bisogna aver prestato servizio, anche non continuativo, per almeno 180 giorni in un anno scolastico.

In alternativa, viene considerato valido il servizio dal 1/02 al termine degli scrutini o esami. Tali giorni di servizio obbligatori, ricordiamo, devono essere stati svolti negli ultimi 8 anni, alla data di scadenza del bando.

Ricordiamo che non è possibile sommare servizi che si riferiscono ad anni scolastici differenti, per cui i 180 giorni vanno calcolati solo per un anno scolastico.

Per cui, in definitiva, non è necessario aver accumulato due anni di servizio per intero, ma che ogni anno abbia almeno 180 giorni di servizio o l’assunzione a tempo determinato per un intero quadrimestre dal 1° febbraio. Sempre negli ultimi otto anni.

Valutazione titoli

La valutazione dei titoli per il concorso straordinario resta quella confermata sin dai primi incontri, ovvero il concorso dovrebbe articolarsi in una prova orale non selettiva (massimo 30 punti) e una valutazione titoli (massimo 70 punti).

Fabrizio De Angelis

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