Nella tarda mattinata di oggi, 15 dicembre 2023, c’è stato l’atteso incontro, di cui avevamo già parlato, tra MIM e organizzazioni sindacali sulla bozza di D.M. concernente la procedura concorsuale straordinaria per gli IdR. Per la Fgu/Snadir, hanno partecipato Orazio Ruscica (Presidente della FGU e Segretario Nazionale Snadir) e Ernesto Soccavo (Vicesegretario Nazionale Snadir).
“La Fgu/Snadir – dice Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir e Presidente FGU – ha evidenziato che la procedura straordinaria (di cui all’art.1bis, comma 2 legge 159/2019), prevede una prova orale didattico-metodologica semplificata e nessuna altra prova aggiuntiva, tantomeno una di lingua inglese, palesemente del tutto estranea al percorso culturale per accedere all’insegnamento della religione cattolica”. Il ministero, su questo punto, ha spiegato che esiste un vincolo di legge che stabilisce la prova di inglese in tutti i concorsi pubblici e la Fgu/Snadir, assieme a tutte le OO.SS. presenti, ha chiesto che almeno si preveda una valutazione che incida molto limitatamente rispetto al punteggio finale (non più di 5 punti). “Per la prova didattico-metodologica – afferma ancora Orazio Ruscica – condividiamo pienamente che l’estrazione della traccia della prova orale avvenga (e sia portata a conoscenza del candidato nelle modalità che specificherà il bando) 24 ore prima dello svolgimento della prova medesima. È evidente, nell’esperienza scolastica di ognuno, che la lezione in classe non può essere disposta sul momento ma esige un congruo tempo di progettazione”.
Fgu/Snadir ha sottolineato che la procedura straordinaria è tale in quanto finalizzata a sanare il precariato determinato dalla mancata indizione di nuovi concorsi per quasi venti anni; logica conseguenza, è il fatto che la valutazione del servizio, deve avere un’incidenza determinante, proprio per riconoscere il patrimonio di esperienze didattiche già maturate dai docenti di religione cattolica.
“Circa le commissioni di esame – interviene Ernesto Soccavo – ci aspettiamo che siano composte prioritariamente da docenti di religione con almeno cinque anni di servizio di ruolo, essendo essi certamente in grado di valutare l’esposizione della lezione simulata secondo le Indicazioni nazionali. E questo perché gli insegnanti di religione in ruolo ma anche coloro che sono ancora precari, sono già riconosciuti idonei dall’Ordinario diocesano, a impartire l’insegnamento della religione cattolica”. Circa la valutazione dei titoli, Fgu/Snadir ha sottolineato che, oltre a quelli ecclesiastici, va ricompreso il superamento del concorso del 2004.
Anche le altre OO.SS. presenti hanno espresso un orientamento favorevole a quanto proposto dalla Fgu/Snadir. “Il MIM certamente terrà in debita attenzione e considerazione le questioni esposte dalla Fgu/Snadir e ci auguriamo che voglia aderire all’idea di una prova che valorizzi le competenze già maturate ed evidenziate in venti, trenta e più anni di servizio”, spiega Ruscica. Che, a proposito dei tempi verso l’indizione dei bandi, a nome di Fgu/Snadir, dice che “se l’intesa tra CEI e MIM per il concorso ordinario, verrà firmata nelle prossime settimane, si riuscirà a procedere alla pubblicazione dei due bandi entro febbraio 2024”.
Lo scorso 23 novembre, si è svolto un sit-in al ministero dell’Istruzione e del Merito, in viale Trastevere, dove il sindacato degli insegnanti di religione, lo Snadir, ha portato all’attenzione le problematiche dei docenti di religione precari. Più di cento i docenti di molte regioni che si sono dati appuntamento.
A viale Trastevere sono state presentate le 7.000 firme della petizione online, scaturita dalla recente proroga della pubblicazione del bando della procedura straordinaria e del concorso ordinario per l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione. Bandi che il Ministero ha posticipato al 2024.
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