Con il concorso “siamo in ritardo perché l’iter è molto complesso. Mi impegno chiudere entro il 31 dicembre”: lo ha detto al Mattino il ministro Stefania Giannini.
A precisa domanda, sul fatto che il concorso per esami e titoli doveva essere bandito entro il 1° dicembre scorso, il responsabile del Miur ha ammesso, quindi, gli intoppi già da alcuni giorni evidenziati dalla Tecnica della Scuola. In particolare, l’allungamento dei tempi è dovuto alla mancato definizione delle nuove classi di concorso. Sulla base delle quali si svolgeranno nuovi programmi e suddivisioni dei posti, da spalmare ai vincitori di concorso pubblico nei prossimi tre anni.
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“Stiamo parlando di 63.784 posti di insegnante con i quali andrà davvero a regime la Buona Scuola”, ha tenuto a precisare il ministro Giannini.
A questo punto, diventa assai probabile che il regolamento approdi in Gazzetta Ufficiale tra Natale e Capodanno. Va anche detto, però, che lo stesso ministro aveva detto non più di un paio di settimane fa, sempre riferendosi alla pubblicazione del bando di concorso per nuovi docenti, per questa tornata tutti rigorosamente già abilitati all’insegnamento, che “se non sarà l’1 sarà il 2” dicembre.
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