Intervenuta questa mattina a Radio 24, Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola, ha affrontato il tema delle prove del concorso ordinario in fase di svolgimento:
“Giudizio sul concorso molto negativo. Abbiamo sempre sostenuto un reclutamento serio, di qualità, però le crocette, soprattutto i contenuti o la modalità di approccio ad una selezione di questo tipo sono completamente fuori dalla realtà. Stiamo facendo del male ai ragazzi che vogliono approcciare questa professione e non stiamo facendo del bene nemmeno alla scuola. Non c’è un’impreparazione in realtà, c’è una decontestualizzazione delle prove, non sono queste le prove per selezionare i migliori insegnanti, probabilmente i migliori sono quelli che non lo riescono a superare. Per fare l’insegnante bisogna dimostrare di avere le capacità pedagogico-didattiche, relazionali e quindi sapersi rapportare a una situazione, non è calzante la prova a crocette, esalta alcune caratteristiche come la memoria, ricordarsi con dovizia di particolari alcuni passaggi nozionistici, contenutistici può aiutare a superare una prova del genere ma non aiuta a insegnare”.
Barbacci ha poi risposto a una domanda sulla valutazione degli insegnanti:
“E’ un tema aperto, se ci fosse una riflessione oggettiva che può mettere in campo una serie di elementi non c’è nessun ostruzionismo, anzi. Se invece ne facciamo una bandiera semplicemente per etichettare una categoria allora c’è un contrasto di fronte a un metodo che fa la differenza. La scuola può valutare sé stessa benissimo, può farsi valutare, l’importante che ci mettiamo d’accordo sui contenuti e sulle modalità: chi valuta, come e cosa.”
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