Troppi errori al concorso per diventare insegnanti. E così scatta l’appello di oltre 50 docenti, tra cui personalità di spicco come Massimo Cacciari o i linguisti Luca Serianni e Luciano Canfora che chiedono che il ministero riconosca gli errori commessi nella formulazione di decine di quesiti e provvedere a ridefinire i punteggi dei candidati. Del caso di occupa Ilaria Venturi su ‘Repubblica’ che spiega come uno degli errori più eclatanti sia stato un quesito di matematica la cui risposta era il “parallelogramma esagonale”. Peccato quest’ultima sia una figura geometrica che non esiste.
Un dossier con tutti gli errori dunque e la richiesta di riammettere chi non ha passato l’orale per colpa dei quesiti sbagliati. Il professor Massimo Arcangeli, promotore dell’appello e del dossier, ha raccolto centinaia di segnalazioni sui social e spiega che per il concorso ordinario per medie e superiori stanno fioccando i ricorsi al Tar.
Dal ministero, almeno per il momento, nessun cenno. Da qui la rivolta di migliaia di aspiranti prof che non ci stanno.
Gli errori più clamorosi? Si va dalle risposte (tutte) sbagliate sul participio passato al numero di paesi membri dell’Ocse (38 e non 36). Non solo risposte errate ma anche domande con due risposte esatte, ad esempio quella sui bit che costituiscono un indirizzo IP.
O ancora domande che tra le quattro risposte non ne vedono nessuna giusta. A dirlo è Howard Gardner, autore della teoria sulle intelligenze multiple che ha inviato una mail al ministero per segnalare l’anomalia.
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