Vanno avanti i ricorsi dei candidati del concorso ordinario per diventare docente della scuola secondaria svolti quest’anno, prodotti seguito di diversi quesiti errati presenti nella prova selettiva: gli errori, riscontrati nell’archivio predisposto dalla Commissione nazionale nominata dal Ministero dell’Istruzione, hanno portato anche alla rettifica in autotutela dei punteggi dei candidati penalizzati. Anche su spinta del Tribunale amministrativo del Lazio, che in piena estate ha espresso un primo giudizio. Ora, però, siamo giunti ad un passaggio ancora più importante. Perché nelle prossime ore entrerà in scena il Consiglio di Stato.
Alle prove, ricordiamo, hanno partecipato centinaia di migliaia di candidati. In altissima percentuale sono stati esclusi. E diverse migliaia hanno prodotto il ricorso per essere ammessi all’orale.
Il Codacons fa sapere che i sui 400 ricorrenti conosceranno il parere del Consiglio di Stato sul ricorso il 30 agosto.
“Solo il 10% dei docenti ha superato i quiz passando all’esame orale – si legge in una nota del Codacons – con la conseguenza che migliaia di cattedre sono rimaste scoperte. Un comportamento quello del Ministero completamente contrario sia alla lotta al precariato, sia alla copertura dei posti di ruolo, sia alla scelta dei candidati migliori prevista dall’art. 97 della Costituzione”.
Il risultato, conclude il Codacons, è che “per colpa del Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi a settembre le scuole apriranno con numerose cattedre vuote e il solito caos a base di supplenze dell’ultima ora per sopperire alla carenza di personale”.
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