Abbiamo riferito che il bando del concorso infanzia e primaria 2020 potrebbe arrivare a breve. Non ci sono conferme ufficiali dal Ministero, ma la sensazione è che adesso non manchi molto alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Questi ultimi sviluppi hanno fatto riprendere quota all’interesse verso il concorso docenti infanzia e primaria e di conseguenza sono aumentate le domande dei nostri lettori, specie sul gruppo Facebook dedicato proprio al concorso.
Fra queste domande c’è: cosa bisogna studiare per le prove del concorso?
Il contenuto delle prove concorsuali il riferimento è l’ALLEGATO A al decreto ministeriale. Questo allegato che contiene i programmi d’esame è suddiviso in una parte generale, che interessa tutti i candidati al concorso scuola infanzia e primaria, nonché per i posti di sostegno agli alunni con disabilità. E poi una parte specifica per scuola dell’infanzia, scuola primaria e sostegno infanzia e primaria.
Per quanto riguarda la parte generale, i candidati al concorso docenti per posti di insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria, nonché per i posti di sostegno agli alunni con disabilità, devono essere in possesso dei seguenti requisiti culturali e professionali correlati al posto specifico:
1. sicuro dominio dei contenuti dei campi di esperienza, delle discipline di insegnamento, e dei loro fondamenti epistemologici, come individuati dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, al fine di realizzare una efficace mediazione metodologico-didattica, una sicura
progettazione curricolare e interdisciplinare e di adottare opportuni strumenti di osservazione, verifica e valutazione degli alunni, nonché idonee strategie per il miglioramento continuo dei percorsi messi in atto;
2. conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo, della psicologia
dell’apprendimento scolastico e della psicologia dell’educazione;
3. conoscenze pedagogico-didattiche e competenze sociali finalizzate all’attivazione di una
positiva relazione educativa, in stretto coordinamento con gli altri docenti che operano nella classe, nella sezione, nel plesso scolastico e con l’intera comunità professionale della scuola, anche realizzando esperienze di continuità orizzontale e verticale;
4. conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica individualizzata e personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli alunni, con particolare attenzione all’obiettivo dell’inclusione scolastica;
5. competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.
6. conoscenza dei principi dell’autovalutazione di istituto, con particolare riguardo all’area del miglioramento del sistema scolastico;
7. conoscenza della legislazione e della normativa scolastica, con riguardo a:
a. Costituzione della Repubblica italiana;
b. Legge 107/2015;
c. autonomia scolastica, con riferimento, in particolare, al dPR 275/1999, Norme in
materia di autonomia delle istituzioni scolastiche;
d. ordinamenti didattici del primo ciclo di istruzione e del segmento da zero a sei anni:
dPR 89/2009, Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione;
• DM 254/2012, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione;
• D.lgs 62/2017, Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato;
• D.lgs 65/2017, Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni;
• DM 742/2017, Certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione;
e. governance delle istituzioni scolastiche (Testo Unico, Titolo I capo I);
f. stato giuridico del docente, contratto di lavoro, disciplina del periodo di formazione e di prova (CCNL vigente; DM 850/2015 relativo all’anno di formazione e di prova per docenti neoassunti);
g. compiti e finalità di Invalsi e Indire;
h. il sistema nazionale di valutazione (dPR 80/2013);
i. normativa generale per l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali (disabili, con disturbi specifici di apprendimento e con BES non certificati):
• Legge 104/1992(articoli di interesse);
• Legge 170/20lO, Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico;
• D.lgs 66/2017, Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità;
l. Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (nota MIUR prot. n. 4233 del 19.02.2014);
m. Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati (nota MIUR
prot. n. 7443 del 18.12.2014);
n. Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al
cyberbullismo (nota MIUR prot. n. 2519 del 15.04.2015);
8. conoscenza dei seguenti documenti europei in materia educativa:
a. Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006 relativa
alle competenze chiave per l’apprendimento permanente;
b. Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea, relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente del 22 maggio 2018.
Il decreto specifica che saranno ammessi a partecipare al concorso scuola infanzia e primaria i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:
Per quanto concerne invece le procedure per i posti di sostegno su infanzia e primaria è richiesto inoltre il possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno conseguito ai sensi della normativa vigente o di analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.
Infine, saranno ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito all’estero i titoli abbiano comunque presentato la relativa domanda di riconoscimento alla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, entro la data termine per la presentazione delle istanze per la partecipazione alla procedura concorsuale.
Il concorso infanzia e primaria 2020 docenti sarà articolato in una prova scritta, in una prova orale e nella successiva valutazione dei titoli.
Può essere previsto lo svolgimento di una prova preselettiva, qualora a livello regionale e per ciascuna distinta procedura, il numero dei candidati sia superiore a quattro volte il numero dei posti messi a concorso.
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