Alcuni candidati al concorso ordinario secondaria dell’anno scorso stanno denunciando alcune, presunte, irregolarità relative ai requisiti dei membri delle commissioni giudicatrici. Ciò avviene dopo la segnalazione di molti errori nelle prove, che pian piano il ministero dell’Istruzione e del Merito sta pian piano continuando a riconoscere. A riportarlo è La Stampa.
Alcuni docenti candidati stanno analizzando da tempo moltissimi documenti per provare ciò che sostengono. Nello specifico si tratta delle prove scritte (computer based) a risposta chiusa dell’ultimo concorso scolastico ordinario per la classe di concorso A057 (Tecnica della Danza Classica), relativamente alla scuola secondaria superiore.
“I presidenti delle commissioni giudicatrici dei concorsi per l’accesso ai ruoli delle classi di concorso A57-Tecnica della danza classica, A58-Tecnica della danza contemporanea e A59-Tecniche di accompagnamento alla danza e teorie, pratica musicale per la danza – precisa il team di docenti ed ex candidati guidati dal linguista Massimo Arcangeli, docente dell’Università di Cagliari – sono scelti tra i dirigenti scolastici degli istituti dove sia attivato un percorso di liceo musicale e coreutico a indirizzo coreutico, ovvero tra i professori dell’Accademia Nazionale di Danza. I membri della commissione sono scelti tra i docenti delle Accademie di Danza presso le fondazioni lirico-sinfoniche, ovvero tra i direttori artistici dei rispettivi corpi di ballo”.
Quali requisiti devono avere i membri delle commissioni?
Al centro della disputa una commissione nazionale di esperti, cui spetta la definizione delle tracce delle prove scritte e delle relative griglie di valutazione, nonché la validazione dei quesiti dell’eventuale prova preselettiva, è composta scegliendo tra professori universitari di I o II fascia, ricercatori a tempo indeterminato, a tempo determinato, assegnisti di ricerca, docenti delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, dirigenti tecnici, dirigenti scolastici, docenti di ruolo delle scuole secondarie di I e II grado.
Le commissioni di concorso sono costituite con decreto del Direttore Generale dell’Ufficio scolastico regionale responsabile della procedura e comprende docenti che aspirano ad essere nominati componenti delle commissioni giudicatrici dei concorsi di cui al presente decreto per posto comune e di sostegno devono essere docenti confermati in ruolo, con almeno cinque anni di anzianità nel ruolo, titolari degli insegnamenti cui si riferisce il concorso. In caso di immissione attraverso le graduatorie, devono essere risultati idonei allo specifico concorso ordinario o aver conseguito l’abilitazione all’insegnamento attraverso le scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario o gli analoghi percorsi del settore Afam, che devono appartenere al settore accademico disciplinare coerente con la classe di concorso e aver prestato servizio nel ruolo per almeno cinque anni.
La risposta del Ministero e la controreplica
Il ministero ha replicato che “dall’interrogazione effettuata tramite SIDI sulla posizione anagrafica dei tre docenti, componenti della Commissione nazionale, è emerso che sono stati immessi in ruolo a decorrere dal 1 settembre 2021, a seguito del superamento del Concorso straordinario”. Da qui la controreplica dei team di prof che stanno evidenziando anomalie del concorsone. “I docenti delle istituzioni scolastiche statali che aspirano ad essere nominati componenti delle commissioni giudicatrici dei concorsi devono essere docenti confermati in ruolo, con almeno cinque anni di anzianità nel ruolo, titolari degli insegnamenti cui si riferisce il concorso. Quando sono stati nominati i tre commissari di cui parliamo? È ovvio che siano stati nominati dopo il 5 gennaio 2022”.
“Scorrendo i nominativi elencati nell’atto – si legge nel documento mandato al Miur – si scopre, per ora per la classe di concorso A057, che tre componenti (un coordinatore e due membri) non erano allora neanche confermati in ruolo (dal primo settembre 2021 era partito il loro anno di prova), come richiesto dai requisiti concorsuali, né risulta fossero professori universitari, ricercatori a tempo indeterminato, a tempo determinato, assegnisti di ricerca, docenti a contratto in possesso di esperienza di docenza almeno triennale nei settori scientifico disciplinari o accademico disciplinari caratterizzanti le distinte classi di concorso”.
Insomma, secondo i docenti che stanno denunciando, i tre membri della commissione stavano svolgendo il loro anno di prova e non avrebbero potuto farne parte in quanto non confermati in ruolo e non in possesso di anzianità. Questi tre membri di commissioni risulterebbero anche iscritti allo stesso concorso ordinario per il quale sono stati chiamati a redigere i quiz, ma stando alle risposte del ministero non si sarebbero presentati alle prove.