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Concorso per dirigenti, è l’ora dei ricorsi al Tar

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Sul concorso per dirigenti scolastici permangono delle nuvole scure, un preludio quasi inevitabile verso la pioggia: le polemiche che hanno contrassegnato la selezione già in occasione della scadenza del bando, con uno slittamento di qualche giorno per pochi intimi, ma mal comunicato, proseguite con i quasi mille item errati su 5.700 complessivi cancellati dl Miur, a pochi giorni dalla prova preselettiva (comunque presenti nel librone consegnato ai candidati!), non mancano di farsi sentire anche in questa fase precedente agli iscritti.

Mentre il Formez sta infatti provvedendo alla correzione dei test cui si sono posti più di 32.000 docenti (siamo a metà dell’opera e le proiezioni indicano tra i 9.000 ed i 10.000 ammessi), negli ultimi giorni alle lamentele degli esclusi (in media il 75% di coloro che lo scorso 12 ottobre hanno svolto la verifica) si sono aggiunte quelle di alcuni associazioni e sindacati. Tutti concordano su un fatto: malgrado la “scrematura” dei mille item eliminati, diversi dei 100 quesiti prescelti casualmente da viale Trastevere erano viziati da errori, imprecisioni e scorrettezze. A complicare la situazione sono poi state le risposte preparate dagli esperti di scuola: in non pochi casi quelle reputate esatte si sarebbero rivelate, sempre secondo non pochi candidati, ora sostenuti da associazioni e sindacati, a dir poco discutibili.
Alcuni item poco chiari sono stati riportati dalla Cisl Scuola del Lazio, che ha provveduto ad individuare uno studio legale che fornirà la necessaria prestazione professionale per quanti volessero proporre impugnativa davanti al Tar. Uno dei quiz “incriminati”, a titolo di esempio, è il n. 1.397: “Alla definizione del POF (come previsto dall’art. 3 del DPR 275/99) il DSGA…” Risposta “interviene a fornire le indicazioni finanziarie a sua conoscenza”. Sottolineato che l’art. 3 del DPR 275/99 non disciplina il ruolo del DSGA, come la formulazione del quesito sembrava suggerire, ma pone la nozione giuridica di piano dell’offerta formativa, la domanda e la relativa risposta appaiono imprecise. Il POF – continua la Cisl Scuola Lazio – è un documento elaborato dal collegio dei docenti ed approvato dal Consiglio di Istituto al quale partecipano tutte le componenti della scuola, senza che una norma specifica preveda una specifica consulenza finanziaria del DSGA, peraltro superflua, tenuto conto del fatto che il dirigente scolastico, membro del collegio e del consiglio di istituto, è anche responsabile – conclude il sindacato – del bilancio della scuola”.
I consulenti tecnici dell’Anief, uno dei sindacati che in queste ore sta raccogliendo i reclami scritti dei candidati esclusi (da consegnare entro martedì 25 ottobre ad un legale individuato per ogni Regione), sostengono che oltre il 30% dei quesiti contenesse errori tali da meritare di essere cancellato. Una percentuale che se riscontrata anche dai giudici del Tar, difficilmente potrà negare l’ammissione con riserva a tutti coloro che hanno deciso di fare ricorso. Con il rischio di allargare troppo la “rosa” dei candidati partecipanti agli scritti. Mettendo ancora una volta in crisi gli organizzatori del concorso per dirigenti.