Attualità

Concorso per discipline Stem: prova scritta con test “a crocette” sulla materia e la sua didattica

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Sono poco più di 21mila i docenti interessati a partecipare al concorso ordinario per le discipline STEM che, secondo quanto prevede il “Decreto Sostegni bis” approvato il 20 maggio dal Consiglio dei Ministri, si dovrebbe concludere entro il prossimo 31 agosto in modo da consentire ai vincitori di andare in cattedra con l’avvio del nuovo anno scolastico.
Il concorso si svolgerà secondo le regole previste dal decreto legge 44 all’esame del Parlamento proprio in questi giorni.

Si partirà con una sola prova scritta con più quesiti a risposta multipla “volta all’accertamento – si legge nel decreto – delle conoscenze e competenze del candidato sulle discipline della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese”.
La prova sarà computer–based e consisterà in 50 quesiti, 40 dei quali vertenti sui programmi previsti dall’allegato A DM 201 del 2020, 5 sull’informatica e 5 sulla lingua inglese.
Per la classe di concorso A027-Matematica e Fisica i 40 quesiti vertenti sui programmi sono suddivisi tra 20 quesiti di matematica e 20 quesiti di fisica. Ciascun quesito consiste in una domanda seguita da quattro risposte, delle quali solo una è esatta; l’ordine dei 50 quesiti è somministrato in modalità casuale per ciascun candidato.
Per affrontare la prova i candidati avranno a disposizione 100 minuti, fermi restando gli eventuali tempi aggiuntivi previsti dalle disposizioni di cui alla legge 104/92.


La valutazione della prova è effettuata assegnando 2 punti a ciascuna risposta esatta, zero punti alle risposte non date o errate. La prova è valutata al massimo 100 punti ed è superata da coloro che conseguono il punteggio minimo di 70 punti.
Chi supera la prova scritta potrà partecipare a quella orale che prevede anch’essa un punteggio minimo di 70 punti.
Entro il 31 agosto verrà formata la e pubblicata la graduatoria definitiva che sarà basata esclusivamente sulla base della somma delle valutazioni dello scritto e dell’orale.
Quindi il punteggio del titolo di studio non avrà nessuna ricaduta sul quello finale, così come non conteranno nulla eventuali servizi già prestati.Poiché il riferimento è all’allegato A del DM 201 del 2020, con la prova scritta verranno rilevate e valutate le conoscenze e le competenze inerenti la disciplina di insegnamento e la sua didattica di riferimento. Alla prova orale dovrebbero invece essere valutate conoscenze e competenze di carattere psicopedagogico e normativo.

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Reginaldo Palermo

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