La legge finanziaria n° 234 del 30 dicembre 2021 ha previsto l’introduzione del docente di educazione motoria nella scuola primaria in modo progressivo iniziando dalle classi quinte nell’anno scolastico 2022/2023 e dalle classi quarte dall’anno scolastico 2023/2024.
Ad oggi i requisiti richiesti dovrebbero essere i seguenti:
• laurea magistrale conseguita nella classe LM-67 «Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate»;
• laurea nella classe LM-68 «Scienze e tecniche dello sport»;
• laurea nella classe LM-47 «Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie»;
• titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali.
oltre al conseguimento di 24 crediti formativi universitari o accademici acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
• prova scritta costituita da 50 quesiti di cui 40 sulla disciplina specifica, 5 sulla lingua inglese e 5 sull’informatica;
• prova orale progettazione di un’attività didattica comprensiva delle illustrazioni delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche oltre alla capacità di comprendere e conversare in lingua inglese livello b/2.
Ricordiamo tuttavia che con il DL 36/2022 recentemente convertito in legge 79/2022 le procedure di reclutamento vengono rivoluzionate e, da quello che viene disposto, accederanno al concorso i docenti che abbiano superato con successo il percorso di abilitazione corrispondente ai 60 crediti formativi. Ad ogni modo, come abbiamo anticipato, secondo le disposizioni transitorie della nuova normativa, fino al 31 dicembre 2024 sono anche ammessi a partecipare coloro i quali, entro il 31 ottobre 2022, abbiano conseguito i 24 CFU/CFA previsti quale requisito di accesso al concorso secondo il previgente ordinamento.
In altre parole, la situazione è molto fluida. Il bando potrebbe uscire con le disposizioni che già sono state rese note (e sulla base dei requisiti di cui abbiamo scritto nel presente articolo) o potrebbe contenere disposizioni del tutto nuove, legate al DL 36 convertito in legge. Peraltro i cambiamenti potrebbero arrivare su spinta del Cspi, che ha rilasciato un parere molto critico nei confronti del concorso per docente di educazione motoria alla primaria, auspicando la non “secondarizzazione” della scuola primaria. Chiarisce, infatti, il Cspi: “Introdurre nuove professionalità mancanti di conoscenze psico-pedagogiche e didattiche specifiche del profilo dell’insegnante di scuola primaria, avvia un’impostazione della scuola primaria più vicina alla scuola secondaria e incanala il concorso ad accertare, sin dalla prova scritta, le competenze disciplinari così come avviene per i concorsi per la scuola secondaria di Primo e secondo grado”. In sintesi, il Cspi richiede che il docente di educazione motoria rafforzi le sue competenze pedagogico didattiche e che venga valutato su quelle, non solo sulle competenze disciplinari. Ecco allora che potrebbe accadere che ai docenti si richieda un’integrazione dei 24 Cfu, magari associata ad attività di tirocinio diretto.
Si dirà: ma il DL 36 si riferisce al reclutamento docenti di scuola secondaria, non di scuola primaria, ma è anche vero che l’introduzione alla primaria di un docente specializzato nell’insegnamento dell’educazione motoria comporta procedure di reclutamento analoghe a quelle della scuola secondaria, dato che si tratta di docenti che non provengono dai percorsi di laurea in Scienze della formazione primaria e dunque si tratta di docenti senza competenze pedagogico-didattiche di partenza, come osserva lo stesso Cspi.
La palla potrebbe passare in mano al nuovo Governo e al nuovo ministro dell’Istruzione, che dovrà provvedere a portare a regime tutte le procedure di reclutamento docenti, incluse quelle relative all’insegnamento dell’educazione motoria per la scuola primaria. Restiamo vigili e in attesa dei tanti bandi di concorso in arrivo.
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