In attesa del bando del concorso per l’accesso al ruolo professionale di (DSGA) Direttore dei Servizi Generale Amministrativi, nella giornata del 3 ottobre è stato pubblicato, sulla gazzetta ufficiale, il decreto che regola il concorso per titoli ed esami.
Secondo quanto previsto dal regolamento, il concorso sarà bandito a livello nazionale e si svolgerà a livello regionale, fermo restante la possibilità di accorpamenti di regioni ove il numero dei partecipanti dovesse essere esiguo. Restano comunque distinte per ogni procedura regionale le graduatorie.
Il regolamento non dice quale sia da considerare numero esiguo nonostante il consiglio di Stato Sezione Consultiva per gli Atti Normativi, nell’Adunanza di Sezione del 26 aprile 2022 avesse invitato l’amministrazione a valutare “l’opportunità di indicare con maggiore precisione quando deve ritenersi possibile procedere ad accorpamenti, eventualmente facendo riferimento a un parametro numerico”.
Il bando del concorso per DSGA sarà adottato dal direttore generale del personale scolastico, nel quale dovranno essere definiti:
Nonostante si preveda un numero eccessivo di partecipanti il regolamento ha escluso la prova preselettiva prevedendo una prova scritta, una prova orale e la valutazione dei titoli.
Da svolgersi presso sedi decentrate e mediante il supporto di strumentazione informatica. Non è prevista la pubblicazione dei quesiti prima dello svolgimento della prova.
La prova orale si articola in tre prove volte ad accertare la preparazione professionale del candidato sulle seguenti materie:
Nella prima prova il candidato dovrà dimostrare di saper risolvere due casi riguardanti la funzione del DSGA;
Nella seconda prova dovrà dimostrare di conoscere gli strumenti informatici e le TIC di più comune impiego;
Nella terza prova dovrà dimostrare di conoscere la lingua inglese attraverso la lettura e la traduzione di un brano scelta dalla commissione.
In merito considerato che le prove sono tre sarebbe opportuno che per ognuna delle prove fosse previsto un punteggio.
La commissione assegna ai titoli culturali e professionali di cui all’allegato C, un punteggio massimo complessivo di 30 punti. In merito alla valutazione dei titoli il consiglio di Stato nella seduta del 26 aprile 2022 ha osservato che sarebbe opportuno attribuire “un punteggio alle lauree, ai dottorati di ricerca e agli altri titoli di studio limitatamente a quelli conseguiti nelle materie oggetto di esame di cui all’allegato B, un punteggio più elevato”
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