Durante la manifestazione del 12 ottobre “Un’altra scuola è possibile”, condotta nel centro di Roma da migliaia di docenti precari, ‘La Tecnica della Scuola’ ha incontrato Francesca e Marco, vincitori del concorso docenti Pnrr che si trovano in una situazione da loro considerata “assurda”.
Ecco le loro parole: “Abbiamo un contratto a tempo determinato, ancora non abbiamo ricevuto un mese di stipendio, dobbiamo svolgere il corso abilitante a nostre spese affrontando tematiche e verifiche già affrontate durante il concorso”.
Il percorso che si prospetta per loro per arrivare al ruolo è complesso: “Dopo l’abilitazione dovremo anche fare l’anno di prova e rimanere in totale quattro anni nella stessa sede. Quindi, dopo sette anni di insegnamento e un concorso nazionale vinto, un’abilitazione, un anno di prova, forse avremo il ruolo. Non ricordo altri esempi di superamento di concorsi nazionali che hanno portato a un contratto a tempo determinato e un’abilitazione da prendere”.
“Il Ministero non ci ha dato indicazioni sui 30 a 36 Cfu. Non sappiamo niente. Non sappiamo cosa dobbiamo fare”, aggiungono. “Chiediamo che l’anno di prova non sia vincolante”, questa la loro richiesta.
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