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Concorso Pnrr1 classe di concorso B022, tutto da rifare ma con la stessa commissione: spuntano altre possibili irregolarità

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Ha fatto molto discutere la recente decisione del Tar Marche dello scorso 14 febbraio, con la quale è stata disposta la rinnovazione della prova pratica del concorso ordinario PNRR1 per la classe di concorso B022 per le regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Puglia e Umbria.

Come avevamo già evidenziato, i candidati ricorrenti avevano lamentato innanzi al Giudice amministrativo la violazione del principio dell’anonimato nell’espletamento della prova pratica del concorso in questione, in quanto ai candidati era stato richiesto di apporre il proprio nome e cognome sui fogli utilizzati per la soluzione dei quesiti.

Il tar Marche condividendo le tesi dei ricorrenti, ha avuto occasione di evidenziare, che se la prova pratica consiste nello svolgimento di un mero testo scritto che non richiede l’esecuzione di un’attività di per sé identificabile a priori, la regola dell’anonimato, posta a garanzia del generale principio di imparzialità, sebbene prescritta dal Regolamento sui concorsi pubblici per le sole prove scritte dei concorsi, vada estesa anche alle prove pratiche.

Sulla scorta di detto principio di diritto, il Tar ha quindi annullato la prova pratica del concorso, ivi compresi tutti gli atti successivi, quindi anche gli esiti della prova orale e la graduatoria di merito del concorso, ordinano la rinnovazione della procedura a partire dalla prova pratica annullata.

Un gruppo di docenti che hanno partecipato a questo travagliato concorso, ci ha segnalato che l’Ufficio scolastico regionale per la regione Marche, in ottemperanza alla decisione del Tar, sta procedendo alla rinnovazione della procedura concorsuale, proprio a partire dalla prova pratica ritenuta viziata dal Giudice amministrativo.

Sennonché, come segnalato da questo gruppo di concorrenti, l’USR Marche con proprio decreto del 20 febbraio scorso, nel dare avvio alla procedura di rinnovazione delle prove, ha preliminarmente confermato la medesima commissione di concorso che aveva gestito tutte le precedenti fasi della procedura, ivi comprese quelle ritenute illegittime ed annullate dal Tar.

I docenti in questione hanno tuttavia sollevato dubbi circa l’opportunità, o meglio la legittimità, della conferma della medesima commissione esaminatrice, considerato che l’operato della stessa era stato ritenuto lesivo dei principi di imparzialità della pubblica amministrazione.

Temendo per un nuovo possibile ricorso avverso l’operato della medesima commissione esaminatrice in fase di rinnovazione delle prove concorsuali, questo gruppo di candidati tramite il proprio legale ha già sollevato il problema presso l’USR Marche, con l’invito a sostituire la commissione con una diversamente composta, e ciò a garanzia della trasparenza ed imparzialità delle operazioni ed anche al fine di scongiurare il rischio di una ulteriore ripetizione delle prove concorsuali, nell’interesse di tutti, sia dei candidati che della stessa amministrazione scolastica.

Vedremo se l’Ufficio scolastico regionale recepirà l’invito a sostituire la commissione.

Dino Caudullo

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