
Dopo il turno di Infanzia e Primaria, da martedì 25 a giovedì 27 febbraio è la volta delle prove scritte del concorso Pnrr2 rivolte a candidati docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado: si tratta del primo atto della seconda tranche (cui seguirà l’orale solo per gli ammessi e la valutazione dei titoli per tutti gli idonei) delle tre procedure nazionali che, secondo quanto stabilito con Bruxelles, dovrebbero portare entro il prossimo anno ad immettere in ruolo 70mila nuovi insegnanti da “spalmare” nelle scuole di ogni ordine e grado.
Sono ben 202.328 coloro che hanno presentato la domanda di iscrizione entro il 30 dicembre scorso: un numero consistente, anche se inferiore a quello del concorso Pnrr1. Molti di coloro che hanno tentato a superare quel concorso, la maggior parte dei quali risultati pure idonei, ci riproveranno.
I posti a bando sono 10.677 e quelli di sostegno sono circa un quarto: complessivamente, ha fatto notare la Flc-Cgil, per la secondaria “vi è un rapporto di 20 candidati per ogni cattedra messa a concorso”.
La prova scritta prevede le stesse modalità del concorso precedente: 50 quesiti a risposta multipla: 10 di contenuto pedagogico, 15 psicopedagogico (compresi gli aspetti relativi all’inclusione), 15 metodologico-didattico (compresi gli aspetti relativi alla valutazione), 5 sulla conoscenza della lingua inglese e gli ultimi 5 sull’uso didattico delle tecnologie digitali.
I contenuti della disciplina che si andrà ad insegnare verranno affrontati nella prova orale: vi accederanno un numero di candidati pari a tre volte quello dei posti messi a concorso nella regione di destinazione per la specifica tipologia di posto, ma per arrivarci bisognerà avere un punteggio minimo di 70 punti su 100.
Le prove si svolgeranno la mattina dalle ore 9.00 alle ore 10.40 e dalle ore 14.30 alle ore 16.10 per il turno pomeridiano.
Il concorso non trova il consenso dei sindacati. La Uil Scuola Rua, ha detto il suo segretario generale Giuseppe D’Aprile, “è da sempre contraria a nuove procedure concorsuali senza prima aver coperto tutti i posti vacanti, utilizzando tutte le graduatorie degli idonei dei concorsi precedenti, come lo straordinario e l’ordinario del 2020, e portando a esaurimento anche quelle del concorso 2023”. D’Aprile ha anche spiegato che risulta “profondamente ingiusto aver costretto a una nuova verifica chi ha già superato con successo la selezione ma non è stato ancora assunto”.
Secondo Marcello Pacifico, leader dell’Anief, “questi posti non copriranno nemmeno il turn over e non si può certo dire che andranno a risolvere il problema del precariato. A quello, confidiamo vivamente che ci pensi il Governo, che proprio in queste ore ha ricevuto comunicazione del sì – da parte della Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo – alla petizione presentata lo scorso autunno da parte di oltre cinquanta supplenti per chiedere la reintroduzione in Italia del doppio canale di reclutamento, con utilizzo in contemporanea delle graduatorie di merito dei concorsi ordinari e di quelle per titoli ed esperienza (GPS) dove sono collocati i docenti precari storici”.
infine, continua Pacifico, “continuano ad essere in atto le interlocuzioni del Ministero dell’Istruzione con gli uffici della Commissione europea, per gli adeguamenti sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Come rimane da risolvere la mancata assunzione degli idonei che tranne per i concorsi Pnrr in tutte le procedure concorsuali sono sempre andati a finire nelle graduatorie di merito: rimane anche questa una stortura intollerabile per la quale serve una soluzione a breve”.
A chiedere una soluzione del genere è anche l’opposizione parlamentare: come abbiamo già riportato, è stata depositata venerdì 21 febbraio 2025 una nuova interrogazione a risposta scritta, a firma degli onorevoli Piccolotti Elisabetta, Ghirra Francesca e Grimaldi Marco del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, che vede come destinatario il Ministero dell’Istruzione e del Merito a cui si chiede di “risolvere con urgenza il paradosso in cui si trovano parecchi docenti a cui è stato stipulato un contratto a Tempo Determinato per l’a.s. 2024/25, pur essendo Vincitori del concorso per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli, su posto comune e di sostegno, del personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado DDG 2575 (PNRR1 2023) 2e già abilitati nell’a.s. 2023/24 su medesima cdc entro dicembre 2024 (Nota MUR n. 9171).