Stando alle ultime indiscrezioni provenienti dal Ministero, il concorso a cattedre è ormai imminente (e di questo abbiamo già dato notizia).
Le novità si riferiscono invece alle modalità con cui si svolgerà il concorso stesso.
La prova preselettiva potrebbe quindi non riguardare tutte le classi di concorso ma solo quelle più “affollate”.
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Per quanto se ne sa ora, sembra che il Miur sia intenzionato a evitare la preselezione a base di “quiz” nella scuola secondaria, mentre per l’infanzia – dato il gran numero di concorrenti previsto – la prova ci sarà sicuramente.
Non è stata ancora presa la decisione finale per la primaria.
Il concorso dovrebbe riguarda circa 60mila posti; altre 30mila cattedre potrebbe essere messe a disposizione per i docenti ancora presenti nelle GAE.
Il piano dovrebbe durare tre anni e, nel concreto, potrebbe servire di fatto a coprire il turn-over fisiologico o poco più.