Il Ministero dell’Istruzione ha convocato le organizzazioni sindacali martedì 7 maggio per informarle sui bandi dei concorsi ordinari volti a stabilizzare gli insegnanti di religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado.
Ne dà notizia la FLC CGIL.
Questi concorsi, suddivisi in due procedure, prevedono la copertura di 1.928 posti disponibili per il periodo 2022/2023-2024/2025, distribuiti tra scuole dell’infanzia e primaria (927 posti) e scuole secondarie (1.001 posti).
Nel caso di un numero esiguo di candidati, è possibile aggregare territorialmente la procedura concorsuale.
Questi bandi fanno seguito a un DPCM del 22 febbraio 2024, che autorizza il Ministero a coprire 6.428 posti, di cui il 70% tramite concorsi straordinari e il restante 30% tramite procedure ordinarie.
Del concorso ordinario di religione cattolica, della procedura, dei posti e di tutti i dettagli si è parlato nel corso della diretta della Tecnica risponde live di oggi, mercoledì 8 maggio alle ore 15,30. Ospite il segretario nazionale Snadir Orazio Ruscica. Modera il direttore della Tecnica della Scuola Alessandro Giuliani.
Le risposte della diretta
✅ (24:30) per partecipare all’ordinario la diocesi chiede la pergamena della laurea magistrale, ma la facoltà non la rilascia dopo più di due mesi che ho fatto richiesta, c’è un modo per sollecitare?
✅ (25:15) Se si partecipa per lo straordinario e per la primaria possono chiedere nel concorso ciò che si riferisce ad infanzia
✅ (27:00) Chi fa lo straordinario tutti in automatico saranno messi in graduatoria x il ruolo?
✅ (27:50) È determinante conoscere l’inglese per la prova orale dello straordinario? È possibile inserire qualche elemento del CLIL nell’uda per evitare domande in lingua da parte della commissione?
✅ (32:40) Occorre fare necessariamente un UDA in Powerpoint per lo straordinario o si può fare come lezione simulata o meglio una presentazione orale
Per partecipare al concorso, oltre al possesso dei titoli richiesti dalla normativa, è necessaria una certificazione di idoneità rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano nei novanta giorni precedenti la scadenza delle domande. Le prove del concorso consistono in un test scritto e un colloquio orale, con domande riguardanti aspetti pedagogici, psicopedagogici, didattici e metodologici, competenze linguistiche in inglese (livello B2) e competenze digitali.
La prova scritta si tiene nella regione di competenza dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) che gestisce il concorso. Dura 100 minuti e consiste in 50 domande a risposta multipla, di cui 40 riguardanti aspetti pedagogici, psicopedagogici, didattici e metodologici, 5 sulla conoscenza della lingua inglese (livello B2) e 5 sulle competenze digitali applicate all’insegnamento. Le domande sono redatte a livello nazionale da una commissione nominata dal Ministero dell’Istruzione.
La prova orale, della durata massima di 30 minuti per le scuole dell’infanzia e primaria e 45 minuti per la scuola secondaria, mira a valutare la preparazione del candidato su questioni educative, competenze didattiche e progettuali, inclusa l’abilità nell’uso delle tecnologie e la padronanza della lingua inglese (livello B2). Include anche una lezione simulata. Le domande e le tracce della lezione sono estratte casualmente dal candidato all’inizio della prova e sono preparate dalla commissione esaminatrice.
Se il candidato non è presente al momento dell’estrazione della traccia, la commissione procede autonomamente e lo informa via email. Le tracce estratte non possono essere riutilizzate per estrazioni future. Alla fine di ogni sessione, la commissione esaminatrice comunica i risultati attraverso il Portale Unico all’USR responsabile della procedura, che li pubblica sul proprio sito istituzionale.
Il totale dei punti assegnati è di 250, suddivisi in 100 punti per la prova scritta, 100 punti per la prova orale e 50 punti per i titoli. Per superare le prove scritte e orali, è necessario ottenere almeno 70 punti.
Le graduatorie sono formate da un numero di candidati pari al massimo al numero di posti previsti dal bando di concorso, con possibilità di integrazione successiva in caso di rinunce. Queste graduatorie hanno validità biennale, ma i vincitori mantengono il diritto all’assunzione anche negli anni successivi.
Per quanto riguarda i candidati con solo il diploma di scuola magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, la loro posizione nelle graduatorie è rilevante esclusivamente per la nomina a tempo indeterminato nella scuola dell’infanzia.
L’istanza di partecipazione deve essere presentata online, pagando una tassa di 10 euro. Può essere inoltrata sul Portale Unico in un’unica regione nel cui ambito territoriale è situata la sede dell’ordinario diocesano che ha rilasciato la certificazione di idoneità, a partire dalle ore 14:00 del giorno di pubblicazione del bando e fino alle ore 23:59 del ventinovesimo giorno successivo a quello di apertura delle istanze.
Il calendario e le sedi delle prove sono comunicati in anticipo, e i risultati vengono pubblicati sui siti istituzionali.
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