Dalla medesima Amministrazione è stata data in più di un’occasione notizia dell’imminenza della pubblicazione del bando di un concorso riservato da Indire, fra l’altro come completamento di quello svolto due anni addietro tanto da non ipotizzare, anche per accelerare lo svolgimento, la revisione dell’iter.
Si era più volte convenuto, con le organizzazioni sindacali e professionali, di avviare le procedure entro il 30 marzo 2006, dando la possibilità di maturare i centottanta giorni di servizio da parte degli incaricati per il primo anno e dopo l’esatta ricognizione dei posti vacanti per il 2006/2007.
Il clima di acceso dibattito connesso alla campagna elettorale delle consultazione politiche, le faticose nomine per riscrivere l’organigramma politico del Ministero conforme alla nuova maggioranza governativa, ha fatto improvvisamente passare in secondo piano le aspirazioni di quanti hanno maturato i diritti per partecipare al concorso riservato talché la data del 30 marzo è stata abbondantemente superata. Solo recentemente è stato rotto il silenzio.
Il merito spetta all’Anp – l’Associazione Sindacale e Professionale dei Dirigenti e delle Professionalità della Scuola – che giustamente ha indirizzato una lettera ai Ministri dell’Istruzione e della Funzione Pubblica con la quale chiede la sollecita emanazione del bando.
Nella lettera, il presidente Giorgio Rembado, dopo aver fatto presente che il 30 % delle scuole non ha, ad oggi, un dirigente titolare e che la percentuale delle sedi vacanti è destinata a superare fra qualche anno il 40 % a causa della cessazione al servizio dei dirigenti al ritmo di 600/700 l’anno, ha ricordato che l’emanazione rapida del bando è un obbligo di legge, che l’assunzione dei nuovi dirigenti non comporta aumento di spesa e che è esigenza dell’amministrazione procedere il più rapidamente possibile tramite lo strumento del concorso alla copertura dei posti di dirigenti nelle scuole.