Ci sono ulteriori testimonianze in merito quanto accaduto lo scorso lunedì 6 maggio nel corso della prova scritta del concorso dirigenti scolastici riservato ad alcuni ricorrenti del concorso del 2017. La prova si è svolta presso il padiglione n. 7 della Nuova Fiera di Roma, con alcune gravi criticità che hanno sollevato molte polemiche.
Il quotidiano La Repubblica parla di tempi d’attesa biblici, postazioni carenti, puzza di fogna, condizioni igieniche al limite, piccioni che svolazzavano fino a svenimenti e attacchi di panico. I partecipanti definiscono l’esperienza di quelle che “calpesta la dignità umana”.
A raccontare quanto accaduto due partecipanti anonimi: “Sono partita il giorno prima da Palermo in aereo – spiega – per evitare di arrivare in ritardo, pernottando nella Capitale. La mattina alle 8:30 ero già dietro il portone del padiglione 7 della Fiera di Roma, dove è prevista la prova scritta”.
“Per liberarmi dalla tensione e dallo stress del viaggio e per affrontare serenamente una prova concorsuale che attendevamo da cinque anni – racconta un altro – sono arrivato a Roma sabato scorso, due giorni prima. E lo stesso hanno fatto tantissimi miei colleghi. Una trasferta, per tutti noi, costosissima, considerate pure le spese di trasporto, vitto e alloggio”.
L’apertura dei portoni era prevista per le 10:30. L’orario viene rispettato, ma poi inizia il delirio. “Nonostante i 2mila e 500 candidati, i ragazzi della vigilanza con stupore si chiedevano il perché non avessero provveduto a operare in almeno due padiglioni”, continua il secondo, che parla di “lentezza delle operazioni di registrazione, le lunghe code presso le tre postazioni di servizi igienici interni al predetto padiglione, la mala organizzazione per la quale si levavano urla e proteste dei candidati, che battendo le mani sui banchi gridavano ‘Vergogna, vergogna!’, chiedendo l’intervento dei carabinieri”.
Nel caos generale, i singoli prendono posto nei banchi singoli predisposti per la prova. E presto ci si accorge che circa 120 aspiranti sono in più rispetto a quelli preventivati. Mancano, in altre parole, 120 banchi e occorre trovare il posto per fare svolgere loro la prova. All’inizio, gli addetti alla vigilanza invitano i futuri presidi a sedersi per terra. E scoppia la protesta. Nel frattempo c’è chi scoppia a piangere in preda a una crisi di panico, altri perdono i sensi per la tensione e i lunghissimi tempi d’attesa.
Gli organizzatori chiamano i soccorsi e intervengono più ambulanze. In fretta e furia si cercano i banchetti mancanti e verso le 14:30 prende il via la prova scritta che si conclude attorno alle 16:30. E inizia un’altra follia: il check-out. I candidati devono attendere gli addetti che devono abbinare la prova al candidato. I candidati si recano verso il tavolo della commissione e si crea una ressa incredibile. I tempi si allungano e la prima partecipante realizza che potrebbe perdere il volo di rientro per Palermo: per una prova che doveva iniziare verso le 11:30 aveva prenotato un volo per le 18:30. Attorno alle 17:15 riesce a terminare la procedura di abbinamento e scappa verso l’aeroporto, dove arriva col volo già chiuso. Per fortuna l’aereo parte in ritardo e dopo diverse insistenze riesce a fare riaprire il gate e imbarcarsi.
“Inaccettabile caos organizzativo – tuona Giuseppe D’Aprile, a capo della Uil scuola – chiederemo chiarimenti. Stiamo ricevendo da ogni parte d’Italia – continua – una serie di denunce per quanto accaduto nella giornata di ieri durante il concorso riservato per dirigenti scolastici svolto in condizioni inappropriate”.
Antonello Giannelli, presidente di Anp, non va troppo per il sottile. “Ormai è da anni che queste procedure concorsuali, sia per i dirigenti sia per i docenti, sono fallimentari e creano un contenzioso enorme. Probabilmente tutto ciò che è accaduto alla Fiera di Roma produrrà altro contenzioso. Noi da tempo abbiamo una posizione in merito: ad assumere i docenti dovrebbero provvedere i dirigenti scolastici e anche per i dirigenti auspichiamo una procedura di questo tipo”.
Ieri, 7 maggio, con un comunicato, il Ministero ha fornito i dati relativi ai risultati: a fronte di 2.321 candidati partecipanti alla prova scritta, il numero di ammessi è pari a 1.971, e cioè l’84,9%. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha anche discusso delle criticità.
“Le disfunzioni di cui stiamo avendo notizia sono inammissibili e, per questo, ho disposto che gli Uffici ministeriali acquisiscano immediatamente tutti gli elementi necessari per individuare, tra i vari enti competenti per la procedura, quelli cui siano addebitabili i problemi riscontrati, affinché ne possano rispondere”, queste le sue parole.
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