Intendiamo porre alla vostra attenzione, nell’interesse del mondo della scuola, la posizione di un gruppo di aspiranti dirigenti scolastici al concorso riservato DS 2017, riuniti nel neonato comitato “Ricorrenti 60+”.
Il nostro intento è evitare una nuova stagione di ricorsi, di controversie e giudizi che si ripercuoterebbero inevitabilmente sulla serenità delle nostre comunità scolastiche.
Noi riteniamo che bisogna partire da quanto di buono è stato fatto in questa direzione, soprattutto dalla politica, che ha già trovato una soluzione equa e giusta, statuita nella art. 5 comma 11-quinquies della legge 14/2023 del 28 febbraio, nella forma attualmente vigente e inspiegabilmente mai attuata, sebbene fosse previsto, entro 60 giorni dalla sua entrata in vigore, un decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito.
La nostra posizione richiama quella di importanti sindacati della scuola.
L’attuazione della legge avrebbe consentito l’ammissione diretta al corso di formazione, a quei candidati che avevano conseguito un punteggio superiore a 60/100 ma inferiore alla soglia minima stabilita di 70/100 in tutte le prove concorsuali già sostenute.
La legge Milleproroghe statuisce che tale soglia si intende superata con 60/100 nel concorso riservato, in luogo dei 70/100 fissati nel bando del concorso ordinario del 2017. In particolare, si contano circa 100 aspiranti che hanno ottenuto o superato i 60/100 della prova a domande aperte, più selettiva di una prova con quiz a risposta chiusa, che tuttavia sono chiamati a ripetere. Costoro potrebbero essere ammessi direttamente al corso, senza necessità di alcun passaggio normativo, in virtù del principio generale di conservazione degli atti, richiamato in più occasioni dai giudici amministrativi (CdS n. 01350 del 2022, CdS n. 06568 del 2022 ). Questi soggetti, disposta l’immissione in ruolo dal 1° settembre 2023, non avrebbero sottratto posti a nessuno, e avrebbero consentito a molte scuole di avere un Dirigente!
Dovrebbero valutare con maggiore attenzione coloro che non ammettono le numerose irregolarità del concorso DS 2017, che sono state riconosciute dal legislatore, il quale è intervenuto normativamente con la legge milleproroghe, attualmente vigente.
Ricordiamo che il concorso DS 2017 è stato annullato da una sentenza del TAR (luglio 2019) e legittimato dopo circa tre mesi da una sentenza del CdS (ottobre 2019). Nel frattempo, il ministero ha continuato a svolgere le prove orali degli idonei, nonostante il concorso fosse annullato. Contemporaneamente, i nostri ricorsi avverso la procedura concorsuale sono stati soccombenti nei giudizi amministrativi (improcedibili per una procedura concorsuale annullata), sebbene le numerose irregolarità denunciate: attualmente sono indagati 13 funzionari per avere pilotato il concorso a presidi 2017 (La Repubblica del 24 Novembre 2022). La lista delle irregolarità che hanno accompagnato il concorso DS 2017 è molto lunga.
Il Comitato Ricorrenti 60+ ritiene che è giunto il momento di guardare avanti e dare attuazione alla legge milleproroghe allo stato vigente e alle sentenze dei giudici al fine di evitare ulteriori contenziosi nonché inutili e dannose reggenze per le scuole italiane.
Comitato Ricorrenti 60+
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