L’ANAPS, pur esprimendo soddisfazione per la proposta di un concorso riservato per gli Irc dell’ On. Frate (M5S ), non può non sottolineare alcuni lati generici che lasciano in ombra gli elementi fondamentali di un eventuale bando. Per esempio il richiamo generico all’abilitazione senza specificare la necessaria idoneità diocesana. Inoltre potrebbe essere una trappola che snaturerebbe la natura di un concorso riservato se la tabelle dei titoli dovesse prevalere sui servizi.
Ci porterebbe ad un concorso ordinario mascherato. Noi continueremo sempre a vigilare perché abbiamo chiesto un vero riservato e diffidiamo di chi si fa improvvisamente paladino di un riservato senza esplicitarne gli elementi che caratterizzano un vero riservato.
Non vorremmo che nelle pieghe di una proposta così generica, si nascondesse lo stesso inganno del concorso del 2004 che venne interpretato come riservato al Sud e Ordinario al Nord con i risultati che sappiamo. Ricordiamo che una eccessiva valutazione dei titoli e servizi sarebbe troppo penalizzante anche per i colleghi delle diocesi meridionali che hanno già superato un concorso e che sono in sevizio da anni.
Angela Loritto
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…
Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…