Precari

Concorso scuola 2019, addio FIT. Come conseguire i 24 CFU

Il 2019 sarà l’anno dei concorsi nel mondo della scuola. Presto ci sarà l’emanazione del bando di concorso per quanto riguarda il reclutamento di docenti per infanzia e primaria.

Novità anche per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

Infatti, la Legge di Bilancio 2019, approvata a fine dicembre, prevede, fra gli interventi per la scuola, una riforma del reclutamento per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

Al via concorsi più snelli per chi vuole insegnare con l’obiettivo di portare quanto prima i giovani in cattedra.

Al concorso per l’accesso all’insegnamento potranno partecipare i laureati che hanno sostenuto, all’università, esami di didattica e pedagogia per almeno 24 crediti. Chi vince entra in ruolo.

I concorsi saranno banditi con regolarità, nelle Regioni e per le discipline dove ci saranno posti vacanti.

Addio al FIT triennale

Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ha ottenuto l’abolizione dell’abolizione del sistema di formazione iniziale adottato dal decreto Legislativo n. 59/2017, in merito ai tre anni di formazione iniziale e tirocinio che i vincitori di concorso dovevano sostenere prima di entrare in ruolo.

Il termine FIT viene sostituito in percorso annuale di formazione iniziale e prova.

Questo percorso sarà annuale, cioè una volta vinto il concorso, il docente dovrà frequentare questo anno di “transizione” alla cattedra definitiva. Prima però sarà necessaria una valutazione finale.

L’esonero dal conseguimento dei 24 CFU

Il requisito dei 24 crediti formativi nei settori antropo-psico-pedagogici e nelle metodologie didattiche è stato introdotto dal Decreto legislativo 59/17, un provvedimento che deriva da una delle 9 deleghe contenute nella legge 107/15, la cosiddetta Legge Buona Scuola.

L’esonero dal conseguimento dei 24 CFU è valido per:

  • chi ha un’abilitazione specifica sulla classe di concorso,
  • chi ha la laurea (con piano di studio completo per l’accesso a quella classe di concorso) e 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche),
  • chi ha l’abilitazione per altra classe di concorso o per altro grado di istruzione, fermo restando il possesso del titolo di accesso alla classe di concorso richiesta,
  • chi ha la laurea più 3 anni di servizio svolti negli ultimi 8 anni, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione.

Come acquisire i 24 CFU

Le Università e gli Enti dell’AFAM hanno già istituto (o continueranno a farlo) appositi corsi per consentire l’acquisizione dei 24 crediti o di parte di essi.

Possono essere riconosciuti tutti i crediti acquisiti nei normali percorsi accademici, con esami aggiuntivi, attraverso Master di I e II livello e durante i Dottorati di ricerca o le scuole di specializzazione.

Per chi non è ancora laureato è prevista la possibilità di un semestre aggiuntivo, senza costi ulteriori, nel quale conseguire i crediti.

Possono essere acquisiti in modalità telematica un massimo di 12 crediti. Vanno acquisiti almeno 6 crediti in almeno 3 dei 4 ambiti disciplinari.

Le prove del concorso

Le prove del concorso saranno in totale tre: due scritti e un’orale per il posto comune, mentre per il concorso sui posti di sostengo è previsto uno scritto a carattere nazionale e un orale.

Il primo scritto sarà valutato come superato con una valutazione di sette decimi, il suo superamento è necessario per accedere alla seconda prova, che si riterrà superata sempre con sette decimi.

Per quanto riguarda la prova orale, oltre a valutare le conoscenze nelle materie di competenze, verificherà la conoscenza di una lingua straniera europea almeno al livello B.

Ogni commissione pubblicherà la propria graduatoria per chi ha superato le prove, sommando i punteggi ai titoli.

LA RIFORMA DEL RECLUTAMENTO NELLA LEGGE DI BILANCIO

LEGGI ANCHE

Concorso scuola 2019, partecipano anche gli ITP con il diploma

Concorso scuola 2019, aperto tutti i laureati con 24 CFU

Concorso scuola 2019, cancellato il FIT: ci sarà solo anno di prova e formazione

Concorso scuola 2019, non serve l’abilitazione all’insegnamento

Andrea Carlino

Articoli recenti

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024