La vicenda legata ai precari di terza fascia si arricchisce di altre ipotesi in vista del concorso scuola secondaria 2019. Dopo le prime anticipazioni della scorsa settimana, che vede una cancellazione della prova preselettiva per i precari di terza fascia con almeno tre anni di servizio, adesso pare che i due fronti del Governo, M5S e Lega, possano aver trovato il punto di incontro per aumentare la quota di riserva per i supplenti storici.
In precedenza era emersa la volontà di trovare un’intesa sulla quota riservata. Intesa che, in base a quanto riporta Italia Oggi, sarebbe fissata al 35%. La Lega, infatti, proponeva il 50%, ma i pentastellati hanno decisamente respinto l’idea. Che il 35% sia la quota definitiva o meno, al momento non è dato saperlo. Sicuramente ne sapremo di più prossimamente.
Esclusa in maniera definitiva la procedura riservata e non selettiva, soluzione che vedeva la Lega non contraria, a differenza del Movimento Cinque Stelle, deciso a non proporre concorsi riservati. Lo ha ribadito anche la deputata pentastellata Lucia Azzolina in un’intervista La Tecnica della Scuola.
La riforma del reclutamento, ricordiamo, prevede al momento che al concorso possano partecipare i candidati con almeno tre anni di servizio negli ultimi otto. A questa categoria, tuttavia, è riservata una quota pari al 10% del totale. Se dovesse essere confermata l’ipotesi riportata sopra, tale quota potrebbe arrivare al 35%.
A questa si deve aggiungere che nelle graduatorie di merito i titoli dei precari varranno il 40% del punteggio complessivo.
Tra i titoli valutabili sarà particolarmente valorizzato il servizio svolto presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, al quale è attribuito un punteggio fino al 50% del punteggio attribuibile ai titoli.
Nella pratica ciò si traduce che nelle graduatorie di merito del concorso fino a 20 punti su un totale di 100, potranno andare ai titoli di servizio.
Bisogna anche ricordare che per questi candidati con tre annualità di servizio negli ultimi otto anni non sono richiesti i 24 CFU nei settori antropo-psico-pedagogici e nelle metodologie e tecnologie didattiche e potranno concorrere in una delle classi di concorso in cui hanno lavorato almeno 1 anno.
Nel frattempo, come abbiamo anche scritto in precedenza, il Sole 24 Ore ha fornito qualche anticipazione in merito ai posti principali: questi saranno in Lombardia, Piemonte e Veneto, mentre le classi di concorso più gettonate sarebbero matematica e scienze (A028), italiano, storia, geografia (A022), discipline letterarie alle superiori (A012) e sostegno.
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