In attesa della pubblicazione del bando del concorso scuola 2024, il secondo concorso PNRR, che avverrà entro la pausa natalizia, chiariamo alcuni dubbi dei docenti che vogliono partecipare.
A rispondere durante una delle dirette della Tecnica risponde live è il segretario nazionale della Cisl Scuola Attilio Varengo.
Alla domanda di una lettrice “per chi ha i 24 CFU quanto tempo ha per conseguire i 36 rimanenti?”, il segretario risponde: “Si riferisce a coloro che hanno partecipato al concorso PNRR 1, il tempo stabilito per il conseguimento di qualunque abilitazione, quindi per i 30-36 CFU e altro, è fissata al 30 giugno 2025”.
Per poter partecipare al concorso per la scuola primaria e dell’infanzia occorre la laurea in scienze della formazione primaria, laurea che è abilitante, o il diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002.
Per partecipare al concorso per posti comuni e di sostegno gli aspiranti devono essere in possesso oltre che della laurea specifica per la classe di concorso di uno dei seguenti requisiti:
Possono partecipare i docenti ITP con il solo diploma fino al 31 dicembre del 2024, data entro cui dovrebbe concludersi la fase transitoria prevista dal decreto 36 del 2022. Dal 2025 occorrerà anche per gli ITP la laurea.
Per i posti di sostegno oltre al titolo di studio previsto per la classe di concorso specifica, occorre essere in possesso della specializzazione.
I dipendenti pubblici, compreso il personale scolastico, possono variare in autonomia le modalità di riscossione…
Con l'introduzione della filiera tecnologico-professionale, Legge 121 dell’8 agosto 2024, si avrà una nuova struttura…
Sono molti i supplenti, titolari di contratto breve e saltuario, che hanno lamentato in questi…
Con la Legge 121 dell’8 agosto 2024, l’Italia compie un significativo passo avanti nella riforma…
Maurizio Adamo Chiappa, Direttore Generale della Direzione degli Istituti Tecnici Professionali TS Academy, risponde ad…
Nuovi requisiti pensionistici? L’età dei pensionamenti dei lavoratori continuerà a salire? L’Inps smentisce e garantisce…