Aumentano i precari nella Pubblica Amministrazione che sempre più fa ricorso a figure flessibili, a quota 340mila unità, mentre i laureati sono il 39,4%, il tasso più basso in Europa, e ciascun dipendente ha usufruito nell’anno di poco più di una giornata di formazione. Questo lo denuncia l’Annual report di Fpa, organizzatrice del Forum Pa.
“Lo sblocco del turnover porterà ad assumere 450mila-500mila nuovi lavoratori pubblici nei prossimi tre anni”, sottolinea il rapporto che evidenzia questo passaggio positivo.
Lo studio conferma così le stime sul ricambio generazionale nelle amministrazioni pubbliche: i nuovi ingressi dovrebbero, infatti, rimpiazzare i massicci pensionamenti in atto.
Cosa succederà con la scuola
I nuovi ingressi nella scuola consisteranno anche nell’indizione di diversi concorsi.
Secondo le ultime informazioni, nell’intenzione della ministra Lucia Azzolina c’è la volontà di indire, entro febbraio, almeno tre dei quattro bandi fermi da molti mesi per un totale di più di 60mila posti da docenti.
“I concorsi verranno banditi solo dove ci sono posti vacanti e disponibili”, come la neoministra spiega al Sole 24 Ore. Una precisazione rilevante in un Paese che presenta “al Nord graduatorie già esaurite da anni e al Sud invece ancora stracolme”.
Quali sono i concorsi in arrivo? Il primo è quello che riguarda l’infanzia e la primaria che dovrebbe arrivare per primo e che era già previsto dal decreto dignità quando c’era come ministro il leghista Marco Bussetti. In totale il bando dovrebbe mettere a disposizione 13-15 mila cattedre. Poi spazio al concorso per la scuola secondaria: una sarà una procedura straordinaria (per un totale di 24mila posti); l’altra (per un totale di circa 25mila posti) sarà invece ordinaria e dunque aperta a tutti i neolaureati con 24 Cfu.
Di questi tre concorsi, solo quello straordinario per medie e superiori dovrebbe portare in classe i primi vincitori già dal 1° settembre 2020. Affinché anche le altre due abbiano effetto bisognerà aspettare settembre 2021.
Ai tre concorsi se ne aggiungerà poi un quarto volto a reclutare circa 5mila docenti di religione.
Concorso ordinario scuola secondaria, quali sono i requisiti d’accesso
– abilitazione all’insegnamento, anche se riferita a un ordine di scuola diverso o altra classe di concorso. Non è necessario il requisito dei 24 CFU
– titolo di studio (ed eventuali esami/crediti) previsto dal nuovo regolamento delle classi di concorso + 24 crediti (CFU/CFA) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche
per i posti di ITP basta il diploma che costituisce titolo di accesso sulla base della normativa vigente, fino al 2024/25 non è richiesto il possesso dei 24 CFU.
Concorso straordinario scuola secondaria, quali sono i requisiti d’accesso
Potranno partecipare al concorso scuola straordinario abilitante per la scuola secondaria di primo e secondo grado, i docenti in possesso dei seguenti requisiti:
- almeno tre anni di servizio nella scuola secondaria statale (anche su sostegno) dal 2008/2009 al 2018/2019. Chi conclude la terza annualità nel 2019/2020 partecipa con riserva
- uno dei predetti tre anni deve essere specifico, ossia svolto nella classe di concorso per cui si partecipa.
- Potranno partecipare, anche se solo ai fini dell’abilitazione, i docenti che hanno maturato il servizio di tre anni nella scuola paritaria.
NOTA BENE
Sarà possibile fare domanda per la stessa classe di concorso o tipologia di posto sia per il concorso straordinario che per il concorso ordinario, sempre per quanto riguarda la scuola secondaria