Attualità

Concorso scuola, Bianchi: “Sistema inadeguato, eredità del passato. Lavoriamo a concorsi annuali”

Intervenuto all’evento “La burocrazia frena la scuola” organizzato dalla Gilda degli Insegnanti, il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha affrontato vari temi come le riforme della scuola e il Pnrr:

“Abbiamo tre questioni distinte, il tema del tempo, abbiamo delle scuole che sono organizzazioni complesse, che hanno 2mila studenti con più edifici (42mila), non di proprietà della scuola e una struttura organizzativa schiacciata sul modello, fatta di buona volontà che di organizzazione effettiva. Bisogna che liberiamo il tempo dei docenti perché si dedichino alla docenza. Non abbiamo una struttura organizzata per la formazione permanente non solo degli insegnanti ma anche del personale. Bisogna aggiornare le scuole”.

“Il secondo tema è la macchina complessiva dello Stato, non si investe in pubblica amministrazione, siamo al 40% del personale che dovremmo avere. L’ultima riforma sul reclutamento è stata fatta 15 anni fa. Siamo nel decennio del 2020 con un patrimonio di insegnanti che abbiamo definito 20 anni fa. Noi dobbiamo prendere il Pnrr come opportunità. Le autonomie o si esercitano fino in fondo o diventano delle gabbie. In una scuola l’edificio è di un ente locale, il personale lo mette lo Stato. Adesso abbiamo queste risorse con dei vincoli di destinazione strettissimi, non è una partita semplice. Dobbiamo avere un quadro nazionale più solido. Gli indici di dispersione scolastica rappresentano una grande varietà di condizioni del Paese. I soldi del Pnrr vengono dati solo se si è in grado di programmare. Per l’edilizia abbiamo avuto problemi sugli asili nido del Sud. Abbiamo l’obbligo di andare a una media europea”.

Concorso eredità del passato

“Lo abbiamo ereditato dal passato, sono impegni presi in precedenza che vanno onorati. Ma è un sistema delle prove non adeguato. Stiamo andando verso concorsi annuali, avere ben chiaro quanti sono i posti vacanti disponibili in ogni area. Questo era l’ultimo passaggio di una storia precedente, che ha dimostrato tutti i limiti, non c’è dubbio. I cambiamenti che abbiamo di fronte sono più rapidi dei tempi della scuola”.

Daniele Di Frangia

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024