Concorsi sì o concorsi no. Prosegue il dibattito sul tema che a questo punto dell’anno scolastico continua a tenere banco: da un lato la Ministra dell’Istruzione che tira dritto verso le prove da iniziare al più presto e dall’altro l’opposizione che invece chiede di rinviare le procedure
Rinviamo i concorsi: non mettiamo a repentaglio al vita delle persone
L’ultimo appello al rinvio, in ordine cronologico è quello di Fratelli d’Italia: “Il concorso per docenti va assolutamente rinviato: è da incoscienti perseverare, come sta facendo il ministro Azzolina, in un momento nel quale in molte regioni sono ritornate le zone rosse“, scrivono in una nota congiunta i deputati di Fratelli d’Italia Carmela Ella Bucalo e Paola Frassinetti, rispettivamente responsabile scuola del dipartimento istruzione di Fdi e vicepresidente della commissione Cultura della Camera. “Non possiamo mettere a repentaglio – si legge nel comunicato – la vita delle persone, l’emergenza epidemiologica è ancora lontana dall’essere risolta, fare muovere e stipare nelle aule delle università, migliaia di concorrenti è altamente rischioso”.
Era meglio un concorso per titoli e servizi
Il partito guidato da Giorgia Meloni era tra i fautori del concorso riservato per titoli e servizio, ricordano i parlamentari, soluzione che a loro parere avrebbe non solo evitato: “scelta sensata e soprattutto doverosa, verso tutti quei docenti che da tempo sono inseriti nelle graduatorie. Oggi c’è il rischio concreto, di iniziare un iter e non avere certezza di portarlo a termine: il ministro Azzolina scenda dal piedistallo e guardi in faccia la realtà“, concludono Bucalo e Frassinetti.
Anche la Lega chiede il rinvio. Ecco perchè
Nei giorni scorsi già Pittoni e la Lega, i “nemici” politici per eccellenza della Ministra Azzolina, avevano spinto verso un rinvio dei concorsi: “i concorsi vanno rinviati perché comunque non consentirebbero di disporre da subito di docenti per coprire le decine e decine di migliaia di cattedre vacanti” ha detto il senatore leghista Pittoni, che in effetti, tocca un nervo scoperto: con il flop delle assunzioni e un numero di supplenze superiore ai 200 mila, i vincitori dei concorsi non andranno in cattedra prima del prossimo anno scolastico.
Anche quelli del concorso straordinario scuola secondaria, la procedura che dovrebbe partire entro il mese di ottobre, non riusciranno a coprire le cattedre mancanti. E può fare ben poco la retrodatazione dei contratti dei vincitori del concorso straordinario al 1° settembre, che in questo caso avrà benefici ai fini giuridici per la ricostruzione carriera ma non inciderà sull’andamento delle assegnazione delle cattedre a tempo indeterminato.
Con ogni probabilità, anche se si concluderanno le operazioni, in molti casi i vincitori del concorso straordinario, pur avendo un contratto al 1° settembre 2020, prenderanno effettivo servizio il 1° settembre 2021.
Stabilizzazione precari: Pittoni punta sul decreto agosto
Nei prossimi giorni la battaglia, che va avanti ormai da settimane, fra la Ministra e il senatore della Lega proseguirà in Parlamento dove si dovrà discutere la conversione in legge del decreto 104 (il cosiddetto “decreto agosto”). Decreto sul quale Pittoni ha già presentato due emendamenti: uno, in particolare, consentirebbe di assumere fin da subito docenti precari che attualmente stazionano nelle graduatorie di seconda o anche terza fascia. Secondo il decreto, questi insegnanti, ove non abilitati, dovrebbero ovviamente seguire durante l’anno un percorso di formazione al termine del quale sarebbero previste apposite prove conclusive.
La domanda è: la Ministra Azzolina, contraria da sempre a procedure non proprio ordinarie per il reclutamento, riuscirà a resistere agli attacchi combinati dall’opposizione?