L’intesa fra Miur e sindacati dell’11 giugno prevede due punti fermi per la stabilizzazione del precariato: un concorso scuola riservato ai docenti con tre annualità di servizio e un Pas, un percorso abilitante che permetterà ai docenti precari di inserirsi nella seconda fascia delle graduatorie di istituto per le supplenze.
Tuttavia, come riportato in precedenza, non saranno brevi i tempi di attuazione, nonostante il testo preveda che entrambe le misure debbano essere attivate entro e non oltre il 2019.
Il punto di Reginaldo Palermo, vicedirettore de La Tecnica della Scuola.
Bisognerà però attendere che il testo venga approvato, come emendamento, con il cosiddetto decreto Crescita, ora all’esame di Palazzo Madama e destinato ad essere rivisto anche dalla Camera, proprio per via delle diverse modifiche introdotte al Senato.
Una volta legiferato il testo, questo si dovrà tradurre in un decreto ministeriale e successivamente (entro 60 giorni) nel bando di concorso docenti.
Solo a quel punto, i candidati potranno presentare la loro candidatura ed in genere il tempo dedicato a questa fase è di 30 giorni.
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