Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, nella seduta del 27 gennaio, ha espresso il proprio parere sul concorso docenti, il cui bando è previsto la prima settimana di febbraio.
Come riporta Cisl Scuola, il Consiglio ha esaminato cinque decreti: prove e programmi, tabella dei titoli, requisiti dei componenti di commissione, ambiti disciplinari, riconoscimento dei titoli di specializzazione in italiano L2. in aggiunta anche un’ordinanza, quella che riguarda formazione delle commissioni.
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha sottolineato i nodi in merito alla situazione del precariato, dopo i rilievi a fine 2015 dalle commissioni istruzione di Camera e Senato, chiamate ad esprimersi sulle nuove classi di concorso in via di approvazione definitiva e di adozione anche nelle procedure concorsuali.
Il CSPI pone alcune perplessità in particolare per quanto riguarda l’esclusione dalla procedura concorsuale dei docenti non abilitati, specie per gli ITP.
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Riserve anche per quanto riguarda i docenti della scuola dell’infanzia, esclusi dalla fase C delle immissioni in ruolo della ‘Buona Scuola’, generando disparità di trattamento.
Infine, il Consiglio ha sollevato dubbi in merito alla procedura specifica per l’accesso ai posti di sostegno, che potrebbe accentuare la separatezza, anziché l’integrazione, tra la figura del docente curricolare e quella del docente specializzato.
Alcuni membri del Consiglio, nonostante il testo in discussione fosse il frutto di un’istruttoria condotta dall’intero ufficio di presidenza, si sono astenuti nella votazione conclusiva, in ragione dell’unico punto di discordanza emerso nella discussione, in merito alla proposta di portare da 0,5 a 1 il punteggio previsto nella tabella di valutazione dei titoli per un anno di servizio.
Nonostante tutto, il parere, non vincolante, alla fine è stato votato a maggioranza, con otto astensioni.
Ecco il testo integrale del parere del CSPI