La nuova stagione dei concorsi nella scuola per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, i cui bandi dovrebbero essere pubblicati entro la fine dell’anno 2019, prevederanno sicuramente un massiccio numero di domande di partecipazione di aspiranti docenti che tenteranno di entrare nel mondo dell’istruzione.
A tal proposito è bene precisare che il Miur gestisca al meglio tutta la procedura concorsuale, alla luce delle defaillance che si sono registrate con i concorsi ormai conclusi, i quali hanno scatenato feroci polemiche da parte dei candidati sia sullo svolgimento delle prove preselettive, scritte e orali che sulla composizione delle commissioni giudicatrici e sulla stessa conduzione dei lavori di correzione degli elaborati da parte delle stesse commissioni.
Molti componenti (presidenti, commissari e aggregati) che erano dirigenti scolastici in servizio e docenti in servizio titolari di scuola si sono spesso trovati in enormi difficoltà a gestire tutta l’intera procedura concorsuale. Gli stessi componenti delle commissioni giudicatrici, infatti, si sono sottoposti a ritmi di lavoro massacranti in quanto costretti sia a svolgere le ore di insegnamento nelle rispettive scuole al mattino e nei pomeriggi a recarsi nelle sedi scolastiche per la correzione degli elaborati d’esami e per le prove orali.
Tutto ciò perché, purtroppo, il MIUR nel bando di concorso non ha previsto l’esonero dall’insegnamento per i componenti delle commissioni giudicatrici dei concorsi.
Inoltre molti dirigenti e docenti nominati hanno successivamente rifiutato all’incarico perché in termini economici l’importo corrisposto per la correzione delle prove scritte e le spese di trasferta erano irrisorie. Insomma il gioco non valeva la candela, come si suol dire.
Ora il Miur, in vista dell’emanazione dei prossimi bandi di concorso dovrebbe porre la dovuta attenzione di concedere la possibilità ai Dirigenti scolastici e ai docenti impegnati nelle commissioni d’esame di essere esonerati dall’insegnamento per poter tranquillamente e con tempi più distesi svolgere le operazioni di correzione delle prove scritte e degli esami orali dei concorsi a cattedra.
In più il Ministero dell’Istruzione dovrebbe rivedere la tabella degli emolumenti da assegnare ai singoli componenti delle commissioni giudicatrici i cui importi allo stato attuale sono alquanto ridicoli e deleteri per la dignità e la professionalità di ciascun componente nominato nelle commissioni dei concorsi della scuola.
Mario Bocola
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