Anche in vista dei prossimi concorsi scuola, tra gli argomenti di studio di maggiore rilevanza quello relativo alla gestione delle dinamiche relazionali. (VAI AL CORSO)
“Quando si è parla di relazione educativa si apre un universo, ma il presupposto della relazione educativa è la condivisione da parte di chi deve educare del mondo dell’educato, perché l’educando non è una monade ma è inserito in un ambiente e in un tessuto di relazioni”. Si esprime così Daniele Scarampi, dirigente Scolastico e formatore, nel suo manuale di preparazione al concorso dal titolo Concorso a cattedra, scuola secondaria, di cui abbiamo parlato nel corso della diretta della Tecnica della Scuola Live del 5 luglio 2021.
E cita anche John Dewey, quando afferma: “L’istruzione non prepara alla vita ma è la vita stessa”. Insomma, il docente, oltre al saper fare, deve puntare sul saper essere e a questo scopo deve prepararsi alla gestione delle dinamiche relazionali.
Un tipo di competenza, quella di gestione delle dinamiche relazionali, che torna utile sia dentro l’aula, con i propri alunni, che fuori dall’aula, nelle relazioni tra colleghi o con il dirigente.
Su questi argomenti il corso Strategie di gestione delle pratiche relazionali, in programma dal 20 luglio, a cura di Claudia Matini.
Come affrontare persone autoritarie con la battuta pronta cui non sai rispondere prontamente? Come rispondere al dirigente che continua ad assegnarci compiti che non rientrano nel tuo ruolo? Negoziare va sempre bene? Essere disponibili a cedere aiuta a risolvere i problemi di relazione? Queste sono alcune situazioni e dubbi che i docenti raccontano come problematici, in cui il vissuto personale è negativo.
In breve, come approfondire le dinamiche relazionali che portano al conflitto, aperto o latente, nel contesto di lavoro, e proporre strategie funzionali a risolverlo?
I meccanismi che portano al conflitto nel contesto di lavoro necessitano di precise strategie funzionali a risolverlo con focus sui meccanismi interni e con approcci diversificati sulla base della tipologia di conflitto, del contesto, del ruolo istituzionale. Ad esempio, conflitti relazionali che ci coinvolgono in modo diretto implicano modi di operare diversi rispetto a conflitti che dobbiamo gestire in quanto leader di quel gruppo.
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