Questa settimana presenteremo in Consiglio dei ministri un pacchetto scuola. In arrivo percorsi abilitanti speciali e il bando di concorso per l’assunzione di 24 mila precari, altre 24mila assunzioni invece riservate per i laureati. Per un totale di circa 48mila posti”.
Sono le parole rilasciate dal ministro Bussetti al Messaggero, riportate anche da questa testata, che annuncia il pacchetto salva precari. Non solo Pas e concorso straordinario, ma ad attendere le mosse di Viale Trastevere i candidati interessati al concorso scuola 2019, ovvero il concorso ordinario per docenti della scuola secondaria, sono anche i laureati ed i diplomati Itp
Potranno partecipare al concorso docenti 2019 ordinario, tutti i candidati in possesso della laurea magistrale ma privi di abilitazione. A questo requisito, tuttavia, deve essere aggiunto il possesso dei 24 CFU, ovvero crediti formativi universitari nelle “discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche”, che restano requisito d’accesso come previsto dal Decreto Legislativo n. 59/2017.
Per quanto riguarda i posti banditi per il sostegno, oltre ad i requisiti dei posti comuni, sarà necessario avere la specializzazione sul sostegno.
Ma al concorso docenti 2019 per la secondaria, non potranno accedere solo i laureati: infatti, bisogna evidenziare che potranno accedere con il solo requisito del diploma “gli insegnanti tecnico-pratici sino al 2024/2025 potranno partecipare alle procedure concorsuali con il solo titolo di studio del diploma e senza l’obbligo del conseguimento dei 24 CFU.
Tale norma, però, è valida fino all’anno scolastico 2024/2025. In seguito, se non dovesse intervenire alcuna modifica, per gli ITP che vogliono partecipare al concorso sarà richiesta la laurea oppure un diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello, o in alternativa, un titolo equipollente o equiparato, in coerenza con le classi di concorso vigenti al momento dell’indizione del concorso, oltre ad i 24 CFU nelle “discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche”.
Chi supererà il concorso scuola 2019, accederà ad un “percorso annuale di formazione iniziale e prova“. In questo percorso annuale, il docente sarà chiamato a frequentare un periodo di “transizione” alla cattedra definitiva. Prima però sarà necessaria una valutazione finale.
Questo aspetto lo sottolineiamo perché è stato abolito, il sistema di formazione iniziale adottato dal decreto Legislativo n. 59/2017, in merito ai tre anni di formazione iniziale e tirocinio che i vincitori di concorso dovevano sostenere prima di entrare in ruolo.
Un volta superato l’anno e confermato in ruolo, il docente vincitore di concorso dovrà restare altri quattro anni nella stessa scuola in cui ha superato l’annualità di formazione e prova, per un totale di cinque anni di blocco sulla stessa sede.
Infine, un ultimo aspetto su cui soffermarsi è quello relativo alle assunzioni: come accennato in precedenza, il concorso dovrebbe essere bandito entro l’anno, le prove nei primi mesi del 2020 e, forse, se tutto dovesse andare secondo le tempistiche, le assunzioni dei vincitori però saranno effettuate a partire da settembre 2020.
LEGGI ANCHE
Un altro caso relativo ad una persona esterna alla scuola che si è introdotta in…
I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…
Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…
Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…
L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…