In attesa di conoscere le modalità riguardanti i precari con 36 mesi di servizio, per quanto riguarda il concorso docenti 2019 per la scuola secondaria ci arrivano diverse domande da parte di aspiranti partecipanti.
Una lettrice, in particolare, chiede: “E’ vero che ci sarà il blocco di cinque anni nella stessa sede per i vincitori?”
A tal proposito, bisogna ricordare, che la riforma del reclutamento prevista dalla legge di bilancio 2019 prevede che una volta vinto il concorso, il docente inizierà un “percorso annuale di formazione iniziale e prova“.
Questo percorso si svolgerà in un anno, ovvero una volta vinto il concorso, il docente dovrà frequentare questo anno di “transizione” alla cattedra definitiva. Prima però sarà necessaria una valutazione finale.
Questo vuol dire che è stato abolito il sistema di formazione iniziale adottato dal decreto Legislativo n. 59/2017, in merito ai tre anni di formazione iniziale e tirocinio che i vincitori di concorso dovevano sostenere prima di entrare in ruolo.
Chi supera l’anno di formazione e prova, dovrà restare altri quattro anni nella stessa scuola in cui ha superato l’annualità di formazione e prova, per un totale di cinque anni di blocco sulla stessa sede.
Lo scopo di questo blocco quinquennale, come più volte ribadito dallo stesso ministro Marco Bussetti, è quello di garantire maggiore continuità didattica agli alunni.
Un punto su cui bisogna soffermarsi è quello relativo al fatto che il concorso sarà bandito entro il 2019 e le assunzioni dei vincitori però saranno effettuate a settembre 2020.
Dal prossimo concorso scuola 2019 per la secondaria, potranno partecipare tutti i candidati in possesso della laurea magistrale ma privi di abilitazione. A questo requisito, tuttavia, deve essere aggiunto il possesso dei 24 CFU, ovvero crediti formativi universitari nelle “discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche”, che restano requisito d’accesso come previsto dal Decreto Legislativo n. 59/2017.
Per quanto riguarda i posti banditi per il sostegno, oltre ad i requisiti dei posti comuni, sarà necessario avere la specializzazione sul sostegno.
Ne consegue che il prossimo concorso “farà gola” a moltissimi neolaureati, che senza abilitazione potranno accarezzare l’idea di superare un concorso e dopo alcuni mesi sedersi in cattedra ancora in giovane età.
Al concorso scuola 2019 secondaria, infine, ricordiamo che potranno accedere con il solo requisito del diploma: “gli insegnanti tecnico-pratici sino al 2024/2025 potranno partecipare alle procedure concorsuali con il solo titolo di studio del diploma e senza l’obbligo del conseguimento dei 24 CFU.
In seguito, dopo l’anno scolastico 2024/2025, se non dovesse intervenire alcuna modifica, per gli ITP che vogliono partecipare al concorso sarà richiesta la laurea oppure un diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello, o in alternativa, un titolo equipollente o equiparato, in coerenza con le classi di concorso vigenti al momento dell’indizione del concorso, oltre ad i 24 CFU nelle “discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche”.
Le assunzioni dei vincitori del concorso scuola 2019 si svolgeranno pertanto a settembre 2020, quindi molte cattedre il prossimo anno scolastico resteranno scoperte.
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