Come è stato già anticipato, il bando del concorso scuola 2019 per la scuola secondaria non sarà pubblicato entro l’estate, ma, in base alle dichiarazioni, riportate anche da questa testata, del ministro Marco Bussetti, il concorso docenti 2019 per scuola secondaria arriverà non prima dell’autunno. Ciò significa che sia il concorso straordinario docenti con 36 mesi di servizio che il concorso secondaria ordinario, saranno svolti all’inizio del 2020. Proprio in questi giorni è prevista la presentazione di un decreto contenete le specifiche per quanto riguarda il reclutamento dei precari.
In totale, saranno banditi 48 mila posti, così suddivisi:
La procedura conferirà a tutti i vincitori l’abilitazione.
Nell’intesa fra Ministero dell’Istruzione e sindacati, è prevista la partecipazione al concorso straordinario per i docenti precari che possono vantare 36 mesi di servizio nella scuola statale. Quindi, a differenza di quanto dovrebbe avvenire per il PAS, il servizio svolto nella scuola paritaria non verrà considerato come requisito di accesso al concorso docenti 2019.
Potranno partecipare al concorso docenti 2019 ordinario, tutti i candidati in possesso della laurea magistrale ma privi di abilitazione. A questo requisito, tuttavia, deve essere aggiunto il possesso dei 24 CFU, ovvero crediti formativi universitari nelle “discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche”, che restano requisito d’accesso come previsto dal Decreto Legislativo n. 59/2017.
Per quanto riguarda i posti banditi per il sostegno, oltre ad i requisiti dei posti comuni, sarà necessario avere la specializzazione sul sostegno.
Al concorso scuola secondaria, potranno accedere con il solo requisito del diploma: “gli insegnanti tecnico-pratici sino al 2024/2025 potranno partecipare alle procedure concorsuali con il solo titolo di studio del diploma e senza l’obbligo del conseguimento dei 24 CFU.
In seguito, dopo l’anno scolastico 2024/2025, se non dovesse intervenire alcuna modifica, per gli ITP che vogliono partecipare al concorso sarà richiesta la laurea oppure un diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello, o in alternativa, un titolo equipollente o equiparato, in coerenza con le classi di concorso vigenti al momento dell’indizione del concorso, oltre ad i 24 CFU nelle “discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche”.
Chi supererà il concorso scuola 2019, accederà ad un “percorso annuale di formazione iniziale e prova“. Questo percorso sarà quindi annuale, ovvero, il docente sarà chiamato a frequentare questo anno di “transizione” alla cattedra definitiva. Prima però sarà necessaria una valutazione finale.
Questo aspetto lo sottolineiamo perché è stato abolito, il sistema di formazione iniziale adottato dal decreto Legislativo n. 59/2017, in merito ai tre anni di formazione iniziale e tirocinio che i vincitori di concorso dovevano sostenere prima di entrare in ruolo.
Un volta superato l’anno e confermato in ruolo, il docente vincitore di concorso dovrà restare altri quattro anni nella stessa scuola in cui ha superato l’annualità di formazione e prova, per un totale di cinque anni di blocco sulla stessa sede.
Infine, un ultimo aspetto su cui soffermarsi è quello relativo alle assunzioni: come accennato in precedenza, il concorso dovrebbe essere bandito entro l’anno, le prove nei primi mesi del 2020 e, forse, se tutto dovesse andare secondo le tempistiche, entro le assunzioni dei vincitori però saranno effettuate a partire da settembre 2020.
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