Come abbiamo riferito più volte, il ministero dell’Istruzione lavora sulla riforma del reclutamento, puntando all’annualità dei concorsi grazie a delle procedure che dovranno restare veloci, pena l’impossibilità di portare in cattedra a settembre il numero adeguato di docenti.
Peraltro, come abbiamo annunciato, secondo le informazioni che circolano sulla tanto attesa riforma del reclutamento, il concorso potrebbe diventare il canale unico per le immissioni in ruolo, scapito del canale del reclutamento, una scelta in realtà contestata da molte sigle sindacali che da sempre spingono per il doppio canale di reclutamento, un canale, quello del concorso, volto a valorizzare la competenza (anche dei neolaureati), un altro canale, quello delle graduatorie, volto a valorizzare l’esperienza sul campo (a vantaggio naturalmente dei precari).
Ma torniamo alle procedure concorsuali. Il punto è: cosa comporta una procedura veloce? Ricordiamo che la necessità di velocizzare i concorsi è stata decretata dalla riforma Brunetta, recepita dal Dl Sostegni bis che ha introdotto anche nella scuola la prova concorsuale scritta computer based a risposta multipla. Insomma, un test veloce a crocette per una procedura veloce. Ma l’obiettivo di portare in cattedra a settembre un numero adeguato di docenti è effettivamente raggiunto grazie a queste procedure veloci? L’esperienza dell’ultimo anno ci dice di no.
La criticità dei concorsi che vale la pena sottolineare riguarda il fatto che le molte procedure ferme e l’esigenza di accelerare i tempi potrebbero avere come effetto una tempistica di svolgimento dei concorsi tale che i docenti, come spesso è accaduto ultimamente (un esempio su tutti il concorso Stem) non abbiano giorni sufficienti per prepararsi. Insomma, per raggiungere l’obiettivo di portare in cattedra i docenti non basta velocizzare le procedure con un test a crocette, occorre anche dare il giusto tempo agli aspiranti docenti di prepararsi, altrimenti poi la conseguenza è la “mattanza” di candidati a cui già abbiamo assistito. Più volte, ad esempio, in queste settimane abbiamo riferito dell’elevatissimo numero di candidati bocciati allo scritto del concorso ordinario secondaria.
Quali concorsi prossimamente oltre ai concorsi ordinari? Dei concorsi annunciati ma non ancora banditi abbiamo parlato in dettaglio questo link. Si tratta dei seguenti: concorso straordinario, concorso per dirigente tecnico, concorso per dirigente scolastico, concorso abilitante, concorso per docenti di educazione motoria, concorso per docenti di religione.
Per prepararti al concorso, segui il corso Guida alla normativa scolastica, come da ALLEGATO A del concorso ordinario per scuola secondaria.
Per prepararti al concorso, segui il corso Guida alla normativa scolastica, come da ALLEGATO A del concorso ordinario per scuola dell’infanzia e primaria.
Per prepararti sui temi pedagogico-didattici, il corso Conoscenze pedagogico-didattiche di base del docente, scuola secondaria.
Per prepararti sui temi pedagogico-didattici, il corso Conoscenze pedagogico-didattiche di base del docente, scuola infanzia e primaria.
Per prepararti sui temi della didattica digitale, il corso e-learning Nuove tendenze della didattica, tra digitale e innovazione, destinato a docenti di ogni ordine e grado.
Per prepararsi in ambito disciplinare, area filosofica, classe di concorso A18, segui il corso Preparazione concorso ordinario Filosofia e Scienze umane, a cura di Angelo Morales.
Per prepararsi in ambito disciplinare, area filosofica classe di concorso A19, segui il corso Preparazione concorso ordinario Filosofia e Storia, a cura di Salvatore Di Stefano.
Per prepararti al concorso ordinario in ambito linguistico segui il corso Concorso ordinario Inglese, classe di concorso A24, A25.
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